Inps, non si ferma il ricorso alla cig Covid. Arriva la semplificazione dei pagamenti

L'istituto fa sapere che lo scorso semestre sono stati avviati progetti di semplificazione, ottimizzazione e automazione dei processi standard

Pasquale Tridico, presidente dell'Inps

MILANO – Non frena il ricorso da parte delle aziende alla Cassa integrazione legata al Covid-19. L’Inps certifica che dalle aziende sono arrivate – al 31 marzo 2021 – 4.264.828 domande. Di queste, 3.853.698 sono state autorizzate e solo 342.433 respinte. I dati testimoniano un massiccio ricorso allo strumento. Proprio mentre l’Italia si appresta a nuove chiusure almeno fino a fine aprile e il Dl Sostegni ha prorogato l’utilizzo della Cig, in scadenza a fine marzo, per altre 13 settimane.

L’Inps ha comunque autorizzato a marzo quasi la totalità delle domande ricevute – il 98,2% – oltre che il 99,4% dei pagamenti diretti, in linea con il trend del precedente mese. Oltre il 50% delle 68.697 richieste in lavorazione è giunto nello stesso mese di marzo. I pagamenti diretti dall’istituto riguardano in totale oltre 3,7 milioni di lavoratori, mentre sono 5.828 coloro che devono ricevere un primo pagamento.

Semplificazione dei pagamenti

I lavoratori che, sempre in periodo Covid, hanno ricevuto anticipi di cassa integrazione direttamente dalle aziende, recuperati dalle stesse attraverso compensazione sui versamenti contributivi alla prima scadenza utile, sono a oggi oltre 3,5 milioni.

Vista la mole di lavoro in carico all’istituto, l’Inps ha avviato un processo di semplificazione dei pagamenti. L’istituto fa sapere che lo scorso semestre sono stati avviati progetti di semplificazione, ottimizzazione e automazione dei processi standard. Con l’obiettivo di migliorare i servizi all’utenza, la trasparenza e i necessari controlli a fronte di decine di milioni di prestazioni in pochi mesi.

I nuovi servizi Cig

In particolare, per nuovi servizi Cig, l’Inps ha progettato alcune soluzioni che dovrebbero partire dal mese di aprile. L’istituto ha previsto l’automazione e la riduzione delle fasi del procedimento per l’esame delle autorizzazioni da parte dei propri uffici, oltre che la sostituzione del modello SR41 – per il pagamento diretto delle integrazioni salariali – con una diretta integrazione dei dati per la Cig nel flusso Uniemens, modifica approvata nel recente Dl Sostegni che consentirà immediata lavorazione dei dati per i pagamenti.

Attivazione da aprile

L’attivazione da aprile significa che i dati potranno essere inseriti dalle aziende che hanno ricevuto l’autorizzazione a partire dai primi giorni del mese successivo a quello in cui il lavoratore risulta essere stato in cassa integrazione. In sostanza, i primi inserimenti potranno avvenire nei primi giorni di maggio riferiti ai dati di aprile, a giugno su quelli di maggio, e così via. Il sistema, a regime, tenderà a rendere più semplice e celere la complessa esecuzione dei processi della Cig. Fino a un massimo di 40 giorni complessivi per le situazioni regolari.

Sono previsti inoltre il rafforzamento del supporto informativo agli intermediari e ai lavoratori sull’opzione di anticipo del 40% che Inps può pagare direttamente al lavoratore. Ma anche una live chat per i lavoratori che vogliano porre quesiti sulla propria domanda di Cig. L’evoluzione dell’applicativo Cip (Consultazione Info Previdenziali) sul portale dell’Inps, che permetterà al lavoratore di consultare in totale trasparenza lo stato di progressione della propria domanda di Cig.

(AWE/LaPresse/di Francesca Conti)

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