Inps, torna a crescere la platea del reddito di cittadinanza: a marzo oltre 2,5 milioni

L'importo medio dell'assegno si attesta intorno ai 550 euro e la misura è particolarmente utilizzata al Sud

Foto Claudio Furlan - LaPresse

ROMA – Torna a crescere a marzo il numero di percettori del reddito di cittadinanza. Una misura di sostegno spesso al centro delle polemiche che, dopo una lieve caduta a febbraio, torna ad essere ampiamente sfruttata. L’importo medio dell’assegno si attesta intorno ai 550 euro e la misura è particolarmente utilizzata al Sud.

I dati

Ad aggiornare la mappa è l’Inps che rende noto che a marzo i nuclei percettori di reddito di cittadinanza sono stati poco più di un milione, mentre i percettori di pensioni di cittadinanza sono stati 92mila, per un totale di 1,1 milioni di nuclei pari a 2,6 milioni di persone coinvolte. Nell’intero primo trimestre 2021, sono 1,5 milioni i nuclei familiari che hanno percepito almeno una mensilità di reddito o pensione di cittadinanza per un totale di 3,4 milioni di beneficiari.

La distribuzione per macro aree geografiche vede 1,8 milioni di percettori nelle regioni del Sud, 452mila nelle regioni del Nord e 334mila in quelle del Centro. La regione con il maggior numero di nuclei precettori di reddito/pensione di cittadinanza è la Campania con il 22% delle prestazioni erogate, seguita dalla Sicilia con il 20%, dal Lazio con il 10% e dalla Puglia con il 9%: in queste regioni risiede il 61% dei nuclei beneficiari.

Nuclei familiari

Prevalgono poi i nuclei composti da una o due persone (62%), il numero medio di persone per nucleo è 2,3 e l’età media dei componenti è di 35,8 anni. I nuclei con minori sono 386mila, e costituiscono il 34% dei nuclei beneficiari, pari al 56% delle persone interessate, mentre i nuclei con disabili sono 194mila, il 17% del totale pari al 18% delle persone interessate.

Per quanto riguarda l’entità dell’assegno, l’Inps osserva che l’importo medio è di 559 euro per reddito e pensione di cittadinanza (584 euro per il RdC e 273 per la PdC), con il 60% dei nuclei che percepisce un importo inferiore a 600 euro e l’1% un importo superiore a 1.200 euro.

L’analisi dell’Inps

In più dall’analisi Inps emerge che l’86% delle prestazioni è erogato a cittadini italiani, il 9% a cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno, il 4% a cittadini europei e l’1% a familiari di tutti i casi precedenti.

Per quanto riguarda invece il reddito di emergenza, l’altra misura di sostegno economico prevista dal decreto Rilancio in favore dei nuclei familiari in difficoltà a causa dell’emergenza da Covid-19, esso ha interessato 425mila nuclei, per un importo medio mensile di 550 euro: 184mila ne hanno beneficiato per cinque mesi mentre 150mila nuclei ne hanno beneficiato per due mesi.

(AWE/LaPresse)

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