Iraq, Gelmini: “Stop alle timidezze dell’Ue, Conte riferisca sui nostri soldati in missione”

"A due giorni dall’attacco americano in Iraq, con l’uccisione del generale Soleimani - un criminale pericoloso, con una palese ideologia anti occidentale -, dispiace constatare la freddezza e il distacco con le quali l’Unione europea e l’Italia stanno affrontando questa crisi".

ROMA – “A due giorni dall’attacco americano in Iraq, con l’uccisione del generale Soleimani – un criminale pericoloso, con una palese ideologia anti occidentale -, dispiace constatare la freddezza e il distacco con le quali l’Unione europea e l’Italia stanno affrontando questa crisi. L’Iran porta avanti una scientifica strategia della tensione in Medio Oriente, mettendo tra l’altro in discussione l’esistenza dell’unica democrazia in quell’area: Israele”. Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. “Poche ore fa Teheran ha annunciato che non rispetterà più l’accordo sul nucleare, che coinvolge anche importanti Paesi europei. Ieri il Parlamento iracheno ha votato per cacciare, di fatto, le truppe militari straniere presenti nel suo territorio.

Il punto

Tutti questi eventi richiedono una presa di posizione chiara da parte dell’Unione europea e dell’Italia, purtroppo irrilevante a livello internazionale”, ha aggiunto. L’Europa, invece, non ha deciso ancora cosa fare, ma l’alleanza con gli Stati Uniti e la difesa di Israele sono presupposti irrinunciabili. L’alleanza atlantica non può e non deve essere messa in discussione, non ci possono essere ulteriori tentennamenti. Inoltre in quel quadrante sono in gioco anche le vite dei nostri militari: su questo chiederemo urgentemente a Conte di riferire in Parlamento”, ha concluso.

LaPresse

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