Kashmir, il Pakistan avverte l’India: “Combatteremo sino alla fine”

Il premier Imran Khan avverte l'India: il Pakistan è pronto a "combattere sino alla fine" contro qualsiasi aggressione nella regione contesa del Kashmir.

MUZAFFARABAD– Il premier Imran Khan avverte l’India: il Pakistan è pronto a “combattere sino alla fine” contro qualsiasi aggressione nella regione contesa del Kashmir. È una decisa escalation della retorica tra le due nazioni, da quando la scorsa settimana Nuova Delhi ha revocato l’autonomia della sua porzione di territorio himalayano. Giorni fa Khan aveva escluso “un’opzione militare”, mentre il rischio di conflitto ha causato preoccupazione a livello internazionale. “L’esercito pakistano dispone di informazioni solide secondo cui hanno intenzione di fare qualcosa nel Kashmir pachistano”, ha affermato il premier parlando a Muzaffarabad in occasione del giorno dell’indipendenza (14 agosto 1947), “abbiamo deciso che, se l’India commetterà una violazione, combatteremo sino alla fine”.

L’annuncio

Le forze di sicurezza sono “pronte a fare la propria parte in linea con il dovere nazionale per la causa del Kashmir”, ha aggiunto un portavoce. I commenti di Islamabad fanno seguito a forti dichiarazioni nel Parlamento regionale, dove il premier locale ha anche chiesto il permesso di oltrepassare la frontiera de facto. Ma la tensione continua da giorni. Dopo che Nuova Delhi ha annunciato l’abolizione dello status speciale, il Pakistan ha lanciato un’offensiva diplomatica e chiesto formalmente al Consiglio di sicurezza Onu di tenere una sessione d’emergenza sulle “azioni illegali” dell’India. Khan ha criticato la comunità internazionale e paragonato al nazismo il nazionalismo indù del partito Bharatiya Janata dell’omologo Narendra Modi: “Il mondo guarderà e si mostrerà conciliante come è stato con Hitler?”.

La questione delicata

Islamabad ha inoltre espulso l’ambasciatore indiano, bloccato i commerci bilaterali e sospeso i servizi di trasporto transfrontalieri. Queste contromisure, secondo gli esperti, non basteranno però a far tornare sui suoi passi Nuova Delhi. La parte indiana della regione himalayana resta sotto rigido controllo da una settimana, con decine di migliaia di soldati inviati come rinforzo a Srinagar e in altre città. È stato imposto un coprifuoco, mentre le linee telefoniche e internet sono state interrotte nel tentativo di evitare disordini. Le autorità indiane hanno tuttavia assicurato un imminente allentamento delle restrizioni, dopo le celebrazioni dell’indipendenza.

LaPresse

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