Kiev al buio ma torna l’acqua potabile

Ucraina Foto AP/Efrem Lukatsky

KIEV – Almeno la metà delle abitazioni della capitale sono ancora al buio ma torna l’acqua potabile, una parte di esse è raggiunta dal riscaldamento. Lo ha detto il sindaco della città, Vitaliy Klitschko. Per quanto riguarda le comunicazioni mobili, poi, è ovvio che il funzionamento dipenda dall’energia elettrica

La vendetta

Secondo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky “quasi ogni ora ricevo notizie di attacchi da parte degli occupanti a Kherson e in altre comunità. Questo terrore è iniziato immediatamente dopo che l’esercito russo è stato costretto a fuggire dalla regione di Kherson. Questa è la vendetta di chi ha perso”. Zelensky ha poi aggiunto riferendosi ai russi: “Non sanno combattere. L’unica cosa che possono ancora fare è terrorizzare. Terrorismo energetico, dell’artiglieria, o missilistico: a questo la Russia si è ridotta sotto i suoi attuali leader. Solo la liberazione della nostra terra e garanzie di sicurezza affidabili per l’Ucraina possono proteggere il nostro popolo da qualsiasi escalation russa. Lavoriamo con i partner ogni giorno per questo. Presto – ha concluso – ci saranno importanti novità. Abbiamo sopportato nove mesi di guerra su vasta scala e la Russia non ha trovato un modo per spezzarci. E non lo troverà. Dobbiamo continuare a resistere”.

La visita

Intanto il ministro degli Esteri britannico, James Cleverly, è a Kiev per presentare un nuovo pacchetto di aiuti: “Le parole non bastano – ha dichiarato sui social – le parole non terranno le luci accese quest’inverno. Le parole non difenderanno dai missili russi”. Si tratta di aiuti che prevedono l’invio di “35 mezzi di emergenza, tra cui 24 ambulanze e sei veicoli blindati, e aiuti da tre milioni di sterline per la ricostruzione delle infrastrutture locali, comprese scuole e centri di accoglienza, oltre ad altri finanziamenti per sostenere le vittime di abusi”. 

Dialogo e negoziati

Contro la guerra Pechino ha sempre sostenuto la necessità di rafforzare dialoghi e negoziati. “La posizione della Cina – ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, – è sempre stata chiara: abbiamo sempre attribuito importanza alla situazione umanitaria in Ucraina. in merito alla carenza di forniture di elettricità e riscaldamento in Ucraina”. E ha poi aggiunto: “Pechino ritiene che sia la massima priorità raffreddare la situazione il prima possibile attraverso il dialogo e la negoziazione, che è il modo fondamentale per risolvere il problema”. 

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