La Germania risarcirà le vittime della setta nazista ‘Colonia Dignidad’ in Cile

La Germania pagherà risarcimenti fino a 10mila euro a persona alle vittime dell'organizzazione settaria 'Colonia Dignidad', fondata in Cile nel 1961 dal veterano nazista Paul Schaefer, ex soldato della Wehrmacht e condannato per pedofilia.

©Lapresse Archivio storico Roma

BERLINO – La Germania pagherà risarcimenti fino a 10mila euro a persona alle vittime dell’organizzazione settaria ‘Colonia Dignidad’, fondata in Cile nel 1961 dal veterano nazista Paul Schaefer, ex soldato della Wehrmacht e condannato per pedofilia. Lo ha annunciato oggi a Berlino il sottosegretario tedesco Niels Annen, al termine di un lavoro portato avanti in comune dal governo della Germania e da una commissione parlamentare. L’ammontare totale degli indennizzi si aggirerà intorno a 3,5 milioni di euro da adesso al 2024. Secondo la commissione, circa 240 ex membri di questa setta sono ancora in vita, 80 di loro in Germania. Alla sua fondazione, ‘Colonia dignità’ era stata presentata come un villaggio familiare idilliaco. In realtà, invece, Schäfer aveva governato con brutalità su questa comunità tedesca di qualche centinaio di persone in Cile, sottoponendo gli abitanti a un trattamento che si spingeva fino alla schiavitù e agli abusi sessuali. Si tratta di un “aiuto concreto”, ma anche del “riconoscimento di una grande sofferenza”, ha commentato il sottosegretario Annen.

La scoperta

Solo dopo la fuga di Schäfer nel 1997 i cileni hanno scoperto che l’enclave tedesca di Colonia Dignidad era stata anche un inferno per gli oppositori alla dittatura di Augusto Pinochet (1973-1990), dal momento che molti di loro erano stati torturati proprio in quel villaggio o erano scomparsi lì. Arrestato nel 2005 in Argentina, Paul Schäfer è morto in prigione nel 2010 all’età di 88 anni, e Colonia Dignidad è stata trasformata in un centro turistico e agricolo, sotto il nome di Villa Baviera. Schaefer aveva un braccio destro, l’ex medico Hartmut Hopp, 74 anni, che guidava la clinica del villaggio: condannato in Cile per complicità nei reati sessuali di Schaefer, fuggì in Germania nel 2011 prima che potesse essere applicata la sentenza; una Corte tedesca inizialmente confermò per lui il carcere, ma un tribunale di livello superiore da allora ha valutato che le prove fornite dalla giustizia cilena non fossero sufficienti alla condanna secondo quanto richiesto dalla giustizia tedesca. La scorsa settimana, dunque, i procuratori tedeschi hanno fatto cadere il caso contro Hopp, citando mancanza di prove della complicità in pedofilia.

LaPresse

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