La nave Sea Eye verso Malta, l’Ong attacca Salvini e lui replica: va bene cosi

Foto Palazzo Chigi / Filippo Attili / LaPresse in foto Matteo Salvini

ROMA – E’ ancora scontro tra il mondo delle Ong e Matteo Salvini. Ovviamente il nodo del contendere è quello dei migranti e, in particolare, la nave Alan Kurdi, della Ong tedesca Sea Wye. Dopo il no dell’Italia allo sbarco in Italia dei compagni di tre donne dell’imbarcazione, ora i 64 membri dell’equipaggio sono diretti a Malta.

Via da Lampedusa, quindi, isola che era pronta ad accogliere solo due giovani con un rispettivi figli di 1 e 6 anni e una terza donna incinta. Niente mariti però e allora le famiglie avevano espresso il desiderio di non essere separate l’una dall’altra e di restare sulla ‘Alan Kurdi’.

Malta non aveva mai insistito per separare le famiglie“, spiega Sea Eye, che attacca: “L’Italia non ha rispettato gli obblighi di protezione e ha strumentalizzato politicamente il caso: non c’era alcuna ragione obiettiva per insistere sulla separazione“.

L’affondo più duro è diretto verso il ministro dell’Interno

Salvini non ha solo umiliato i soccorsi: sfrutta tutto e tutti per ottenere il massimo vantaggio politico possibile da questa situazione“. La reazione del Capitano? Quasi festosa a leggere il suo post su Dacebook: “Dietrofront, nave Ong diretta a Malta. Molto bene, in Italia non si passa. #portichiusi“.

Sul caso Alan Kurdi la Procura di Agrigento potrebbe però aprire un fascicolo, dopo che è stato presentato un esposto urgente da parte di Mediterranea contro il governo “per verificare le gravissime violazioni di leggi nazionali e convenzioni internazionali nel caso del blocco navale operato contro l’imbarcazione“. L’esposto, che allega corposa documentazione, è stato firmato questa mattina da Cecilia Strada, Filippo Miraglia (Arci), Francesca Chiavacci (Presidente nazionale Arci) , Sandro Mezzadra (docente università Bologna).

Da Genova Salvini non sembra spaventato

Facciamo ciao, ciao alla nave dell’Ong che, purtroppo, non arriva in Italia ma va altrove. Mi denunciano? Chissenefrega”. Tre giorni fa, oltre 260 tra Ong, associazioni di volontariato e enti benefici hanno scritto una lettera alla cancelliera tedesca Angela Merkel chiedendo l’impegno europeo sulla questione dei soccorsi dei migranti in mare, affermando che è “scandaloso” accettare che vi siano migliaia di vittime nel Mediterraneo. Con l’arrivo del caldo le navi in mare aumenteranno: l’impressione è che l’atteggiamento di Salvini non cambierà di una virgola.
(LaPresse)

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