Lamorgese incontra Don Patriciello: “Ora un piano d’azione su tre punti”

NAPOLI – Il ministro dell’Interno incontra don Maurizio Patriciello, il prete anti camorra, che da due giorni vive sotto scorta (gli hanno piazzato una bomba davanti al cancello della chiesa a Caivano). Luciana Lamorgese ha voluto parlare con il parroco del parco Verde, tra le realtà più ‘difficili’ della Campania. “Spero che questa decisione possa portare beneficio anche a questo territorio martoriato dalla criminalità – spiega il prelato – ringrazio chi ha preso questa decisione che però mi rattrista: significa che ormai era diventata necessaria”. Parole dure come pietre. Don Maurizio Patriciello è noto per la sua battaglia contro i roghi tossici nella Terra dei Fuochi. E non solo. La sua è una lotta per la legalità a tutto tondo. E pure ieri ha rilanciato, a poche ore dall’incontro in prefettura: “C’è una bella notizia ed è ufficiale. La ministra dell’Interno ha appena confermato. A breve la tenenza dei carabinieri di Caivano sarà trasformata in compagnia. Sono contento di aver dato un piccolo contributo perché accadesse”. Conferma la sua linea. “E’ una situazione nuova e strana per me, ma non ho paura. Non ne ho mai avuto e non ne ho adesso – ha ribadito al ministro – come accade ai bambini sono rimasto un po’ sorpreso, quasi stralunato. Vivo questo momento della mia vita come una vocazione. Ringrazio i miei angeli custodi, da oggi ci saranno due uomini che vigileranno su di me”. Lamorgese è stata perentoria: “Mai come in questo periodo c’è un aspetto molto positivo nel territorio napoletano: c’è una sinergia tra tutte le istituzioni che credo sia molto importante”. E ancora: “Abbiamo parlato innanzitutto della situazione di Parco Verde e abbiamo stabilito che occorre fare un piano d’azione su 2-3 punti immediatamente perseguibili. Certamente arriveranno più uomini, ci sarà un territorio che verrà controllato in misura maggiore”. Ieri per don Maurizio Patriciello è stato il primo giorno sotto scorta. “Certo la mia vita cambierà. Le giornate saranno stravolte. Io sono un prete. Speriamo adesso che duri poco. Che sia stato solo un eccesso di zelo delle forze dell’ordine e della magistratura. Mi dovrò abituare presto a questa nuova cosa”. Ieri mattina il prete anticamorra era con il ministro dell’Interno in prefettura, dove è stato sottoscritto l’accordo per l’attivazione del Numero Unico di Emergenza Europeo 112 nella regione Campania.  Il prete era insieme al prefetto, al presidente della Regione e al ministro. La bomba contro la chiesa a Caivano ha stravolto gli eventi e le istituzioni si sono attivate. Anche la Chiesa di Aversa ha fatto sentire la voce dopo l’ordigno esploso all’ingresso della parrocchia San Paolo nel Parco Verde: “C’è grande preoccupazione per un fatto che, qualunque ne sia l’origine e chiunque ne sia l’esecutore, sembra appartenere a quelle vigliacche forme di minaccia proprie dell’ambiente camorristico”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome