L’Aquila: con il machete contro i carabinieri, arrestato

Armato di machete ha minacciato passanti e carabinieri

Foto LaPresse - Stefano Porta Carabinieri e ambulanza sul posto

OVINDOLI (L’Aquila) – Armato di machete ha minacciato passanti e carabinieri. Si tratta di un 45enne di Ovindoli, nell’aquilano d’alta quota, è stato arrestato per resistenza e minacce aggravate a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e porto abusivo di armi. I carabinieri sono intervenuti in località San Potito, frazione di Ovindoli, dopo una segnalazione al 112 per la presenza di un uomo in strada che, in evidente stato di alterazione e armato di un grosso machete, impediva il transito delle auto minacciando i passanti. Il 45enne non si è fermato nemmeno dinanzi ai carabinieri, minacciati dall’uomo, ma è stato subito bloccato con l’utilizzo della pistola elettrica Taser, da pochi mesi in dotazione alle forze di polizia. Attinto dai dardi elettrici, l’uomo è rimasto immobilizzato per pochi secondi, il tempo di disarmarlo e arrestarlo. Maurizio Maria Cerrato, pubblico ministero della procura della Repubblica di Avezzano, ha disposto il trasferimento dell’arrestato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida dinanzi al giudice delle indagini preliminari.

È la prima volta che, nel corso di una operazione delle forze dell’ordine, si utilizza il Taser in provincia dell’Aquila. Impiego che per il 45enne fuori controllo e armato di machete “È stato necessario ed ha rispettato la normativa vigente e tutte le direttive ministeriali recentemente diramate – spiegano dal comando provinciale dei carabinieri dell’Aquila – Nella specifica circostanza è stato anche attivato il protocollo sanitario con l’intervento contestuale di un’ambulanza del 118. Nessun pericolo per la salute della persona arrestata e soccorsa dopo essere stata attinta dai dardi elettrici”, hanno concluso dal comando.

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