Latte, Rossi: “Toscana vuole sedersi a tavolo nazionale”

Un invito al tavolo nazionale sulla crisi del settore ovi-caprino e risposte analoghe a quanto fatto dalla Toscana a difesa di un settore che merita sostegno.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

FIRENZE – Un invito al tavolo nazionale sulla crisi del settore ovi-caprino e risposte analoghe a quanto fatto dalla Toscana a difesa di un settore che merita sostegno. È la richiesta che il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha inviato al ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, per cercare di potenziare gli interventi adottati dalla Toscana col protocollo d’intesa firmato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, con associazioni e consorzi toscani, a difesa del comparto. Lo comunica l’amministrazione regionale toscana in una nota. “Il nostro non sarà sicuramente un intervento risolutivo. Però il problema lo abbiamo affrontato cercando di sostenere il settore con questo provvedimento. Assegniamo risorse, per ora tutte regionali, per la promozione, per aiutare la commercializzazione del prodotto e per rilanciare e potenziare il settore. La tenuta idrogeologica, la cura del paesaggio, insomma l’equilibrio complessivo del territorio, devono molto alla pastorizia. La pastorizia in tanti territori rappresenta l’ultimo presidio umano e merita di essere sostenuta e non strozzata da prezzi che non ripagano neppure i costi e la fatica del lavoro”.

L’iniziativa

 “Abbiamo coinvolto consorzi e associazioni – ha aggiunto Rossi -. La Toscana il proprio contributo lo sta dando; ci auguriamo che altrettanto faccia il governo. Ho inviato una lettera al ministro Centinaio perché il problema non riguarda solo la Sardegna, particolarmente colpita in questa fase. Attendiamo un provvedimento analogo al nostro e auspichiamo che altrettanto possano fare altre Regioni. Parallelamente abbiamo chiesto all’Europa di rivedere il nostro piano di sviluppo rurale per potenziare le risorse da assegnare a questo settore. La Toscana vuole aiutare la pastorizia e le aziende del settore perché significano lavoro e presidio del territorio che non possiamo permetterci di perdere. E vogliamo essere invitati al tavolo nazionale dal quale ci attendiamo risposte concrete”, ha concluso il governatore.

LaPresse

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