Caso Diciotti, Gasparri si schiera per non procedere contro Salvini. I 5 Stelle spaccati tra il ‘sì’ e il ‘no’

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – Il presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere Maurizio Gasparri invierà al presidente del Senato Elisabetta Casellati le memorie difensive che Matteo Salvini ha spedito con in allegato le dichiarazioni di “corresponsabilità” politica di Giuseppe Conte e dei ministri Danilo Toninelli e Luigi Di Maio. La richiesta è che la Casellati invii la documentazione al tribunale dei ministri di Catania. L’obiettivo è coinvolgere tutto il governo sulle decisioni prese circa il caso Diciotti.

A giudizio tutto il governo

Gasparri, in qualità di presidente della Giunta per l’immunità del Senato, ha accettato la proposta avanzata la settimana scorsa da Pietro Grasso, anche se la decisione è arrivata senza discuterne con gli altri senatori. La questione in fondo è semplice: l’obiettivo è far valutare ai giudici anche la posizione degli altri esponenti del Governo giallo-verde sulla vicenda Diciotti che ha portato all’accusa di sequestro di persona nei confronti del leader del Carroccio. Poi è stato lo stesso Gasparri a proporre di non concedere l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno.

Movimento diviso tra il sì e il no

Ma la questione rischia di diventare politica. Perché se è vero che il Governo tutto, quindi anche i 5 Stelle, hanno voluto mettere la faccia sull’operato di Salvini, altrettanto vero è che mezza base pentastellata è in rivolta sulla questione ‘immunità parlamentare’. Non concedere l’ok a procedere violerebbe uno dei punti cardini del Movimento, quello che vede nell’immunità un privilegio. Ma allo stesso tempo concederla oggi, dopo la batosta alle Regionali in Abruzzo, sembrerebbe una sorta di vendetta personale contro Salvini. Di Maio, così come il resto dei vertici 5 Stelle, non voglio fornire l’ennesimo assist alla Lega. Fatto sta che un eventuale voto favorevole dei pentastellati metterebbe in serio pericolo la tenuta del governo.

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