Lavoro: al via l’osservatorio sulla sicurezza nei cantieri. Giovannini: “E’ una priorità”

Nasce a Roma il nuovo osservatorio sulla sicurezza nei cantieri, un passaggio, come spiega il ministro delle Infrstrutture Enrico Giovannini presentando l'iniziativa in una conferenza stampa con i sindacati, prioritaria anche in vista dell' avvio del Pnrr.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – Nasce a Roma il nuovo osservatorio sulla sicurezza nei cantieri, un passaggio, come spiega il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini presentando l’iniziativa in una conferenza stampa con i sindacati, prioritaria anche in vista dell’ avvio del Pnrr. “La sicurezza dei lavoratori e il rispetto delle norme – spiega – è una condizione necessaria per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Accelerare la realizzazione delle opere significa rilanciare l’occupazione ma soprattutto garantire maggiore prevenzione e sicurezza nei cantieri con l’applicazione rigorosa delle norme e delle intese sottoscritte con i sindacati di categoria”.

Nel dettaglio l’Osservatorio punta a garantire la massima sicurezza nella realizzazione delle opere e viene istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Dell’osservatorio fanno parte i rappresentanti del governo, delle principali stazioni appaltanti pubbliche (RFI, Anas, Autorità Portuali, ecc.) e delle organizzazioni sindacali più rappresentative del settore edile.

L’accordo è stato siglato questa mattina dal Ministro Giovannini e i rappresentanti sindacali, Alessandro Genovesi (Fillea Cgil), Enzo Pelle (Filca Cisl) e Vito Panzarella (FenealUil) e prevede un rafforzamento delle attività volte a garantire il pieno rispetto delle intese già sottoscritte l’11 dicembre 2020, il 22 gennaio 2021 e il 16 aprile 2021 con particolare attenzione alla promozione di nuova occupazione e dei migliori standard per la salute e la sicurezza.

“Si tratta di un patto per cantieri h24, sette giorni alla settimana, in piena sicurezza. Un’accelerazione resa possibile da più formazione, più assunzioni, turni di lavori aggiuntivi per evitare orari di lavoro straordinari che mettono a rischio salute e sicurezza – ha sottolineato Giovannini – L’applicazione dei contratti nazionali di lavoro e la sicurezza di filiera saranno ancora più sotto attenzione a partire dal primo novembre, quando entrano in vigore le nuove norme sul subappalto e il Durc di Congruità recentemente introdotto dal Ministero del Lavoro: ogni lavoratore va tutelato, anche quello che svolge le proprie attività nell’ultima azienda operante in un grande cantiere. Sul fronte della qualità del lavoro e della riqualificazione delle stazioni appaltanti – ha aggiunto il Ministro – stiamo formando 15 mila Responsabili unici del procedimento degli uffici gare delle stazioni appaltanti di tutta Italia, di cui 5 mila al Sud. Oggi stesso inizia il corso avanzato per i responsabili delle grandi centrali di lavoro: trecento professionisti che mettono in gara lavori per decine di miliardi di euro”.

Soddisfatti anche i sindacati. “Oggi è stato fatto un altro importante passo in avanti per garantire la qualità del lavoro, il rispetto dei CCNL dell’edilizia, la sicurezza in tutte le opere pubbliche sia quelle commissariate, che quelle finanziate dal PNRR e dal Fondo Complementare”, hanno spiegato i Segretari Generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Vito Panzarella, Enzo Pelle e Alessandro Genovesi secondo i quali “l’intesa firmata oggi con il Ministro Giovannini rafforzerà – ora che stanno partendo centinaia di nuovi cantieri pubblici – l’attuazione di tutele previste dagli accordi sindacali e da importanti norme che entreranno in vigore dal primo novembre, mirate a rafforzare la qualità dell’occupazione, la sicurezza e la formazione (dal rispetto degli orari e divieto di straordinari, alla parità di trattamento e applicazione dello stesso CCNL lungo tutta la filiera dei sub appalti, al Durc per Congruità). Il tutto coinvolgendo sin dall’avvio dei cantieri Ministero e Stazioni Appalti (e formando i relativi RUP), tenendo insieme qualità delle opere, sostenibilità ambientale, tutela e valorizzazione dei lavoratori”.

LaPresse

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