Lecco, rinvenuto il feto di un bambino nel depuratore

La macabra coperta è stata fatta da un operaio dell’impianto depurativo a Verderio, in Brianza. Sono in essere le indagini da parte dei i carabinieri di Merate per risalire alla provenienza

bambino

LECCO – Rinvenuto feto di bambino in un depuratore. Ora verrà eseguita l’esame autoptico per risalire al DNA e quindi alla madre che lo ha generato

La scoperta

Macabra scoperta un provincia di Lecco: un operaio addetto alla pulizia dell’impianto di depurazione ha rinvenuto un feto di alcune settimana che è stato trasferito presso l’ospedale Manzoni di Lecco, dove sarà sottoposto all’autopsia per risalire all’identità della madre. Bisogna ora capire se si sia trattato di un atto volontario o di un aborto spontaneo.

Le indagini

Non sarà certamente facile risalire alla madre che ha generato il feto in quanto nel depuratore confluiscono le acque di più comuni della zona. Anche i pronto soccorsi della zona sono stati allertati

L’ultimo episodio

Risale al 20 settembre di quest’anno: un feto è stato ritrovato all’interno di un cassonetto della spazzatura in via Solieri, al quartiere Salamaro. La madre è una 29enne, poi condannata in primo grado a dieci anni di carcere, e dimezzati a 5 in Appello. Ora è reclusa in un penitenziario di Londra con l’accusa di infanticidio. Nei guai anche l’infermiera che l’ha aiutata nell’aborto mediante un farmaco per indurre le contrazioni e di conseguenza il parto. Oltre che a disfarsi del feto ad aborto avvenuto.

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