Lega, Letta: “Salvini lasci. Con le sue bugie danneggia l’Italia”

Le parole dell'ex premier

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Enrico Letta

ROMA – “Oggi è diventato ancora più chiaro che Matteo Salvini si candida a essere la quinta colonna russa contro l’Europa”. Lo dice Enrico Letta in un’intervista a ‘Repubblica’. “Un leader di governo che autorizza un suo emissario a intavolare trattative per un sostegno economico con una potenza straniera sotto sanzioni Ue è un fatto di una gravità inaudita – aggiunge – È una vicenda esplosiva. E non è paragonabile con a nessun altro caso che abbiamo visto finora in Europa. Sappiamo per esempio che anche Marine Le Pen ha una rapporto stretto con la Russia ma lei è una leader politica di opposizione e non un membro di governo. Salvini è il nostro ministro dell’Interno, ovvero il responsabile della nostra sicurezza”.

Ci potrebbero essere conseguenze sulle nostre alleanze in termini di condivisione di intelligence con i partner dell’Ue? “I responsabili di governo tedeschi, francesi e spagnoli chiaramente non si fidano più di noi, proprio per la nostra sottomissione a Mosca. E anche con la Gran Bretagna e gli Stati Uniti si sta creando una forte diffidenza proprio a causa delle nostre relazioni pericolose con la Russia e la Cina. Salvini tenta di portare l’Italia sull’asse Putin-Trump ma gioca con il fuoco e infatti si sta bruciando come dimostra l’uscita dell’audio della trattativa a Mosca – spiega Letta – Salvini si è inginocchiato davanti a Putin, poi ha tentato di trovare una sponda su Trump. E intanto il nostro governo si è sbilanciato pure nei confronti della Cina.

È probabile che qualcuno non apprezzi questo atteggiamento ambiguo e anche un po’ confuso. Salvini ha promesso di battersi per abolire le sanzioni alla Russia ma non è riuscito a fare nulla. Insomma, è diventato un topo in mezzo a troppi gatti pronti a mangiarselo. Adesso sta emergendo la pericolosità di questa politica estera fatta in modo disinvolto, spregiudicato, che danneggia soprattutto gli interessi dell’Italia”. “Non possiamo rischiare di trovarci isolati come l’Ungheria che, ricordo, ha appena dieci milioni di abitanti, è un Paese in via di sviluppo con interessi commerciali e strategici molto diversi dai nostri e che oltrettutto non sta nell’euro. L’Italia ha dinamiche globali al livello commerciale, industriale, di sicurezza, che ci devono portare naturalmente a cercare l’alleanza con i principali partner europei.

Un’Italia che si sgancia dall’Europa e vuole confrontarsi da sola con potenze come Usa, Russia o Cina, è destinata a farsi del male”.

Qualche settimana fa un filmato in cui si vedeva il vicecancelliere austriaco parlare di un sostegno finanziario con presunti emissari di Mosca ha provocato la caduta del governo di Vienna. Vede analogie? “Certo si può fare il paragone ma faccio notare che di fronte a una prova così palese l’alleato di governo di Strache, ovvero il partito popolare del premier Kurz, ha rotto la coalizione. Oggi vediamo invece il premier Conte e i Cinque Stelle insabbiare lo scandalo pur di non rinunciare al potere. È lo snaturamento finale del Movimento che si rende corresponsabile della deriva che sta prendendo l’Italia”.

Salvini sostiene di non aver saputo della presenza di Savoini all’incontro. È credibile? “Da premier ho partecipato a molti vertici internazionali come quello avvenuto a Mosca. È impossibile che qualcuno si possa ‘imbucare’ nella delegazione ufficiale come sostiene Salvini. Escludo categoricamente che lui non fosse al corrente. Un ministro dell’Interno che dice il falso, come fa in queste ore, prendendo in giro i media e gli italiani, è sconcertante. Già per questo dovrebbe dimettersi subito”, conclude.

(LaPresse)


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