Legge di bilancio, Conte fa il sarto e prova a ricucire: “Nessun attrito”. Ma ‘Quota 100’ divide la maggioranza. Slitta il Cdm

Conte si mostra ottimista. Renzi vuole abolire il provvedimento grillino, Di Maio dal Consiglio europeo lo difende

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse

ROMA – Conte ‘gioca’ a fare il sarto per ricucire gli strappi: “Nessun attrito nella maggioranza”. Ma la realtà è ben altra. Ha ragione Matteo Salvini quando dichiara che all’interno del nuovo esecutivo nato tra le stanze di Palazzo Chigi in barba alle reali volontà del popolo italiano esistono grossi dissidi. Tra questi spunta la questione ‘Quota 100’, voluta dal precedente governo giallo-verde e che ‘Italia Viva’ di Matteo Renzi si appresta a voler smontare

Via quota 100

“Via quota 100, più risorse per i figli. È pensata solo per chi ha già diritti – ha commentato il fiorentino -. Togliere quella misura per destinare i soldi alle famiglie e allo stipendio dei lavoratori sarebbe giusto” .

C’è posta

Di Maio interviene direttamente da Lussemburgo dove è impegnato nel Consiglio per gli Affari esteri: “Il Movimento Cinque Stelle – dichiara – non voterà mai una legge di bilancio che elimini Quota 100”. E aggiunge che In Parlamento “non ci sono i voti per abolirla. Pertanto – precisa – resterà una fantasia poco felice di Italia Viva”.

“C’è qualcuno, nello specifico il partito di Matteo Renzi che vuole tornare alla legge Fornero. Noi siamo nati come M5S e abbiamo portato avanti le nostre battaglie per non tornare mai più alla legge Fornero, cioè per fare in modo che chi aveva diritto di andare in pensione potesse andarci. E abbiamo fatto Quota 100. Io – ha concluso il grillino – non voglio altri esodati in Italia: ancora non abbiamo finito di affrontare il tema degli esodati della legge Fornero”.

Conte in affanno

E il premier Conte ha il bel suo da fare per ricucire gli strappi che cominciano a lacerare il neonato esecutivo. E come suo costume, fa buon viso e cattivo gioco: “Nessun confitto nella Maggioranza – dichiara – Cdm stasera o domani”. E sull’Iva aggiunge con giochetti di parole: “Non verrà rimodulata”.

Il cilindro magico

Dal cilindro magico fuoriescono nuove risorse: “Un punto qualificante è che abbiamo trovato delle risorse nonostante la necessità di reperire 23 miliardi per bloccare l’Iva – ha dichiarato – abbiamo trovato ulteriori risorse per dare un segno della direzione di marcia di questo governo”. Sul Cdm per dare il via libera alla manovra ha poi concluso: “Se ce la facciamo ci sarà stasera”. Ma le tensioni interne, alla fine, hanno spinto il capo dell’esecutivo a rimandare il Consiglio che si terrà domani.

Fondo famiglia

Intanto dal Nazareno lanciano la notizia che “dal prossimo anno dovrebbe costituirsi un fondo famiglia destinato a riordinare tutti gli aiuti (nascita, bebè, voucher asili nido)” che dovrebbe portare in dote ben 500 milioni incrementando di fatto le risorse a disposizione a circa 2 miliardi. Altra idea è quella dell’Assegno unico previsto però per metà del 2021. Sempre che il governo sia ancora in piedi.

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