Muroni: proposta di legge per ridurre l’inquinamento da plastica

Sono in plastica circa il 90% dei rifiuti presenti in mare e sulle coste

LaPresse / XinHua

MILANO (LaPresse)“L’inquinamento da plastica è uno dei più pericolosi e frequenti per mare e oceani del pianeta. Questo femonemo minaccia sia gli ecosistemi marini che la salute umana. Per contrastarlo, domani, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente quest’anno dedicata alla lotta all’inquinamento da plastica, depositerò una proposta di legge per consentire ai pescherecci di raccogliere i rifiuti marini. Ora, infatti, i pescatori sono purtroppo costretti a ignorare la plastica in mare. Perché raccoglierla gli comporterebbe una serie di oneri. Tra i quali lo smaltimento di un rifiuto speciale. Per questo, uno degli scopi della mia proposta è dichiarare la plastica abbandonata in mare un ‘rifiuto solido marino’ e facilitarne così lo smaltimento”. Lo afferma la deputata di LeU Rossella Muroni. Annunciando la sua proposta di legge per ridurre i rifiuti marini con l’aiuto dei pescatori.

Secondo l’Onu, sono 8 milioni le tonnellate di plastica che ogni anno finiscono nelle acque del pianeta.

Sono in plastica, infatti, tra l’80% e il 90% dei rifiuti dispersi nell’ambiente marino e costiero. A confermare ciò, anche la recente scoperta di tracce di plastica nella fossa della Marianne. Uno dei luoghi meno accessibili del globo. Come se non bastasse, questi rifiuti si scompongono in pezzi sempre più piccoli fino a diventare microplastiche. Frammenti piccolissimi che vengono ingeriti e bioaccumulati dalle specie marine. Entrando così nella catena alimentare.

“La proposta di legge che presenterò domani mira al risanamento dell’ecosistema marino grazie al coinvolgimento attivo dei pescatori”

“Ed è ispirata all’esperienza positiva del progetto sperimentale Arcipelago Pulito – a cui partecipano Regione Toscana, Ministero dell’Ambiente, Unicoop Firenze, Legambiente, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Labromare, Corpo delle Capitanerie di porto Guardia Costiera – Direzione marittima della Toscana, REVET, CFT – e a quella promossa in Cilento dalla Fondazione ‘Angelo Vassallo Sindaco pescatore”.

Il testo, “introduce la possibilità di stipulare convenzioni con gli imprenditori ittici. Finalizzate alla raccolta dei rifiuti marini che questi incontrano durante le attività di pesca”.

Una volta rientrati in porto, i pescherecci conferiscono i rifiuti senza dover pagare oneri aggiuntivi.

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