Libia, Onu: “La Conferenza a Ghadames si terrà nonostante l’offensiva di Haftar”

La Conferenza nazionale sulla Libia in programma dal 14 al 16 aprile a Ghadames, nel sudovest del Paese, sotto l'egida dell'Onu, si terrà nonostante l'offensiva lanciata dal generale Khalifa Haftar su Tripoli. Lo annuncia l'inviato speciale Onu per la Libia, Ghassan Salamé.

TRIPOLI – La Conferenza nazionale sulla Libia in programma dal 14 al 16 aprile a Ghadames, nel sudovest del Paese, sotto l’egida dell’Onu, si terrà nonostante l’offensiva lanciata dal generale Khalifa Haftar su Tripoli. Lo annuncia l’inviato speciale Onu per la Libia, Ghassan Salamé. “Siamo determinati a organizzare” questa conferenza interlibica “nella data prevista”, cioè dal 14 al 16 aprile, “a meno che le circostanze non ce lo impediscano”. Lo ha detto parlando in conferenza stampa a Tripoli. Giovedì le forze fedeli al generale Haftar, uomo forte dell’est della Ibia, hanno lanciato un’offensiva per riprendere Tripoli, dove ha sede il governo di unità nazionale (Gna) riconosciuto dalla comunità internazionale e guidato dal suo principale rivale, il premier Fayez al-Sarraj. Questo ha ordinato ai suoi di respingere l’assalto.

Il punto

La conferenza di Ghadames è mirata a stilare una roadmap per far uscire il Paese dal caos e dalla crisi politica ed economica. Crisi in cui è coinvolto dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi del 2011. “Le Nazioni unite resteranno a fianco del popolo libico e continueranno a operare per assicurare il successo del processo politico, lontano da ogni escalation”. Così ha aggiunto Salamé, il quale ha rinnovato l’appello già lanciato dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres alla “de-escalation e al ritorno a un processo politico”. Guterres ha concluso venerdì una visita in Libia, la prima dopo la sua nomina nel 2016, nel corso della quale ha incontrato Sarraj a Tripoli e Hafyar a Bengasi. “Lascio la Libia con profonda inquietudine e con il cuore pesante”, ha dichiarato Guterres lasciando Bengasi. “Sperando sempre che sia possibile evitare uno scontro sanguinoso a Tripoli e intorno”, aveva concluso.

LaPresse

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