Luca Sacchi, parla Anastasia: “Non sapevo di avere 70mila euro nello zaino”

Le indagini hanno ipotizzato che la giovane abbia qualcosa a che fare con un traffico di stupefacenti probabilmente legato all'uccisione di Luca

Foto Cecilia Fabiano - LaPresse Nella foto: Anastasiya

ROMA –Non sapevo di avere 70mila euro nello zaino“. Lo ha dichiarato nel corso dell’interrogatorio di garanzia Anastasia Kylemnyk, fidanzata di Luca Sacchi, il giovane assassinato il mese scorso a Roma. Un omicidio sul quale si sta provando a fare chiarezza, e in cui il ruolo della ragazza appare essenziale agli occhi degli investigatori.

Omicidio Luca Sacchi, Anastasia: “Io e lui estranei alla vicenda”

Anastasia risulta tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Luca Sacchi, con il quale la giovane aveva una relazione stabile, per il tentato acquisto di un carico da 70mila euro di droga. Anastasia, incalzata dalle domande del gip di Roma, si è detta completamente estranea all’intera vicenda dell’assassinio, raccontando di essere andata “davanti a quel pub con Luca come mille altre volte era capitato“. “Io e Luca“, ha sottolineato la 25enne, “eravamo assolutamente estranei a questa vicenda“.
Le indagini hanno ipotizzato che la giovane abbia qualcosa a che fare con un traffico di stupefacenti probabilmente legato all’uccisione di Luca.
Il comportamento della ragazza durante l’interrogatorio, stando al suo legale Giuseppe Concioni, “ha dato atto della sua estraneità sull’ipotizzato traffico di stupefacenti“.

“Princi era grande amico di Luca”

Cincioni, riportando le parole pronunciate dalla sua assistita, riferisce che “prima di quel momento (ovvero della sera del delitto, avvenuto il 23 ottobre) Giovanni Princi era un grandissimo amico di Luca“. Princi è un altro indagato nell’ambito dell’inchiesta per l’omicidio Sacchi. Il giovane quel 23 ottobre aveva contattato gli spacciatori per acquistare la droga.
E’ addolorato per la morte del suo amico. Per lui è stata una vicenda dolorosissima“, ha detto Massimo Pineschi, legale del giovane. “E’ alla sua prima esperienza detentiva, potete immaginare come sta. Valuteremo il ricorso al Riesame dopo avere letto tutti gli atti“.

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