Maddaloni. Forza il blocco e investe 3 operai

Avevano occupato la strada per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi

MADDALONI – Tre operai della Softlab, due uomini e una donna, che protestavano all’esterno della sede dell’azienda sono stati investiti da un automobilista che ha forzato il posto di blocco. Sono stati trasportati in ospedale ma le loro condizioni non sono preoccupanti. L’episodio è accaduto ieri mattina sul tratto di strada provinciale 335 all’esterno dell’azienda che si trova alle spalle della Codere Hall Royal (ex Royal Bingo). Gli operai hanno occupato la strada bloccando il traffico sempre molto intenso su quel tratto di strada per protestare contro i ritardi nel ricevimento di due salari e della tredicesima. L’automobilista che ha forzato il blocco si è giustificato dicendo che doveva andare a lavorare, ma dopo aver investito una lavoratrice e un lavoratore – la prima ha riportato delle contusioni più rilevanti – è stato fermato dagli altri dipendenti Softalb che protestavano. Nella concitazione ha investito una terza persona. I feriti sono di Caserta, Maddaloni e Santa Maria Capua Vetere. Sul posto sono giunte le ambulanze che hanno portato i lavoratori in ospedale, e le pattuglie della polizia del commissariato di Maddaloni per identificare il conducente del furgone che ha forzato il blocco; i lavoratori sono poi rientrati in sede e il traffico è tornato regolare. Gli agenti di polizia, coordinati dal vicequestore aggiunto Francesco Giaquinto, hanno poi portato a termine i necessari rilievi e sentito l’automobilista che ha investito i tre operai, che è stato denunciato. La vicenda Softlab è collegata con la vertenza Jabil, dove i lavoratori dello stabilimento di Marcianise protestano da mesi perché l’azienda americana vuole licenziare 190 addetti. I circa 250 addetti di Softlab sono tutti ex dipendenti della Jabil, fuoriusciti dall’organico di quest’ultima in questi anni a causa della crisi di commesse che Jabil, vive per il sito di Marcianise. Per alleggerire l’organico, Jabil ha proceduto dal 2018 a esodi incentivati dei propri lavoratori e a pagare altre aziende, tra cui Softlab, per assumerli.

“Io aggredito ho dovuto scappare”

“Dovevo andare a lavorare e ho provato a passare tra la folla di operai. Poi è successo il finimondo e sono stato aggredito. Ho dovuto proseguire per evitare il peggio”. Nicola Celiento (nella prima foto a destra), titolare di una società di impianti elettrici, di Caivano, ha spiegato così i motivi che lo hanno spinto a forzare il blocco stradale. “La mia auto ha subito dei danni, mi hanno rotto il vetro del lunotto anteriore sul lato della guida e lo specchietto” aggiunge mostrando i segni sul veicolo su cui viaggiava, un furgone Ford Tourneo courier di colore bianco. “Uno dei manifestanti mi ha sferrato un pugno e mi ha colpito al visto” ha aggiunto. E’ stato ascoltato dagli agenti di polizia. L’uomo proveniva dal casello autostradale di Caserta Sud e marciava nel senso di marcia in direzione Maddaloni quando si è trovato davanti i manifestanti che avevano bloccato la strada. Ha provato a passare ugualmente; poi l’investimento. E’ stato bloccato da altri operai della Softlab. Sul posto si trovavano già gli agenti di polizia per provare a convincere i manifestanti a liberare la strada.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome