Manovra, accordo Roma-Bruxelles: domani l’ufficialità

Raggiunta l'intesa tra il governo italiano e la commissione europea

ROMA (La Presse) – È stato raggiunto l’accordo tra il governo italiano e la commissione europea sulla manovra. È quanto si apprende da fonti del ministero dell’Economia. Il premier Giuseppe Conte riferirà mercoledì a mezzogiorno, al Senato, sull’esito della trattativa. In mattinata il commissario europeo Pierre Moscovici aveva assicurato: “Sto lavorando per evitare che l’Italia sia sanzionata, sono fiducioso”. E, alla Rtl francese, ha aggiunto: “Stiamo lavorando duramente a un dialogo costruttivo per garantire che l’Italia possa portare avanti la politica che vuole, ma che lo faccia in base alle regole”. Segnale che la trattativa tra Roma e Bruxelles prosegue ininterrottamente con la speranza di vedere il prima possibile la luce in fondo al tunnel. La risposta di Salvini è parsa un po’ acida tenendo conto che il commissario francese è notoriamente il più morbido nei confronti del nostro Paese: “Meglio tardi che mai.- dice SalviniNoi è qualche settimana che stiamo lavorando. Abbiamo tutte e due lo stesso obiettivo. Stiamo facendo il possibile perché entro la fine dell’anno ci sia una manovra economica. Se da Bruxelles arriverà il consenso, possiamo occuparci di altro”.

L’attesa

E, quando è quasi sera, arriva l’annuncio del ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro che prende la parola al Senato per rispondere all’opposizione che chiede che Tria o lo stesso Conte vengano a riferire al termine dell’ennesima giornata trascorsa in attesa della manovra che non arriva: “Si dovrà attendere fino a domani mattina: “Domani mattina alle 9 si convocherà il collegio dei commissari europei, e probabilmente solo in quell’occasione sarà chiara la posizione europea sulla manovra italiana. Dovremo attendere tutti quel momento”.

Giusto in tempo

La deadline è fissata a mercoledì, anche se il caso Italia non è ancora all’ordine del giorno del collegio dei Commissari e i più ottimisti non escludono che alla fine la decisione sull’eventuale procedura di infiltrazione slitti ulteriormente. Il negoziato infatti non è ancora giunto al termine: l’Italia ha ridotto la previsione di deficit per il 2019 dal 2,4 al 2,04% e ha inviato uno schema di manovra con le ultime novità frutto del dialogo con Bruxelles e all’interno del governo.

 

 

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