Manovra, attesa per il voto in Senato

Alle 13 scade la presentazione delle revisioni. Il governo potrebbe chiedere la fiducia su un maxiemendamento. Tria intanto rassicura: "Possiamo risvegliare l'economia"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Luigi Di Maio, Giuseppe Conte, Matteo Salvini

ROMA – Scade alle 13 il termine per la presentazione delle revisioni alla manovra. Il governo giallo-verde con molta probabilità chiederà la fiducia su un maxiemendamento che oggi in aula al Senato recepisca tutte le proposte. Ieri il premier Giuseppe Conte ha riferito sulla manovra a Palazzo Madama dopo l’ok dell’Ue. Assenti i vicepremier Matteo Salvini e Luig Di Maio. Nel nuovo documento è previsto un taglio per 3 anni dell’adeguamento delle pensioni, quelle oltre i 1.520 euro al mese, e quelle oltre i 100mila l’anno. L’Iva invece aumenterà per 23 miliardi nel 2020 e quasi 29 nel 2021 e 2022.

Le reazioni alla ‘nuova’ manovra

Con l’accordo raggiunto tra Commissione europea e governo italiano è stato scongiurato l’avvio di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia. Rivista al ribasso la stima del deficit/Pil.  “Né i contenuti, né la platea, né i tempi di realizzazione delle due misure, reddito di cittadinanza e ‘quota 100’ per le pensioni, sono state modificate e partiranno nei tempi che avevamo previsto”, ha spiegato Conte. I tempi dovrebbero coincidere con gli ultimi giorni di marzo. “Lo svilimento del Parlamento è totale ed il presidente Conte è venuto in aula evidentemente a sparare numeri e tempi a casaccio”, ha attaccato il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci. “E’ l’Europa che ci sta scrivendo la manovra alla faccia del sovranismo di questo governo”, ha detto il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

Le dichiarazioni di Tria

Nella puntata di ieri sera di ‘Porta a porta’ il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha parlato degli esiti positivi della manovra. “Speriamo di evitare la recessione. Le ultime informazioni danno un miglioramento e sono meno pessimistiche. Pensiamo di recuperare una parte di deficit anche attraverso la vendita di immobili. Quasi 0,2 punti di Pil, quasi 4 miliardi sono stati considerati nella flessibilità per il dissesto idrogeologico”. Poi ha annunciato che ‘quota 100’ partirà ad aprile.

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