Manovra, Di Maio a Bruxelles: “Nessun piano B, non si torna indietro”

Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha parlato di manovra e decreto sicurezza al margine di una visita al Villaggio Coldiretti. "Non si torna indietro", questo il messaggio che il vicepremier lancia all'Unione Europea.

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse in foto Luigi Di Maio

ROMA – E’ la manovra a tenere banco. Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, in visita al ‘Villaggio Coldiretti”, ne ha parlato ancora ai microfoni dei giornalisti.

Manovra, Di Maio all’Ue “nessun piano B”

“Il Governo non arretrerà“. E’ schietto Di Maio. Il grillino ha ribadito la sua posizione, lo ha fatto per dare una replica chiara all’Ue. “Deve essere chiaro” anche a Bruxelles, specifica il vicepremier pentastellato. Non è previsto infatti “messun piano B” sulla manovra da far scattare in caso di un’emergenza spread a 400. Le parole del leader del M5S arrivano in risposta alla lettera arrivata dai commissari Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis.

Con la Commissione Ue ci sarà “una fase di interlocuzione“, ma, precisa Di Maio, “indietro non si torna“. “Questa non  è una manovra che deve sfidare Bruxelles. E’ una manovra che deve ripagare il popolo italiano di tanti torti subiti“. Una manovra “per chi è stato truffato dalle banche e dai precedenti governi“, e per “chi ha diritto di pagare meno tasse perché sono imprenditori o partite Iva. Questo è il nostro obiettivo, poi ci sarà una interlocuzione nei prossimi mesi e nelle prossime settimane“.

“No misure spot, cambieremo la vita delle persone”

Apprezzo il fatto che sia stata mandata a mercati chiusi. Abbiamo tutto il weekend per discutere di questa lettera a mezzo stampa, ma deve essere chiaro che questo Governo non arretra. Adesso il ministro Tria inizierà una interlocuzione con le istituzioni, il presidente Fico sarà nei prossimi giorni a Bruxelles. Saremo tutti compatti e faremo un gioco di squadra per spiegare alla Commissione Europea che gli italiani hanno bisogno di queste misure e che non sono misure spot ma finalmente cambiamo la vita delle persone“, ha detto Di Maio.

Decreto sicurezza 

Quello che hanno votato i nostri iscritti nel contratto di governo noi lo votiamo“, ha detto il vicepremier Di Maio in merito al decreto sicurezza. “Ha ricevuto gli apprezzamenti addirittura dell’Unione europea, è stato firmato dal capo dello Stato, quindi è costituzionale, il presidente ci ha richiamato ai principi della Costituzione e ci mancherebbe altro“, ha aggiunto. Per quanto riguarda invece le voci su possibili tagli alla sanità, cultura e istruzione, Di Maio assicura che non ce ne saranno. “Questo lo facevano quelli di prima. La più grande spesa di questo governo è per coprire i debiti di quelli che ci hanno governato fino all’altro ieri, infatti non aumenta l’Iva. E non era scontato, perché quelli di prima ci hanno lasciato un buco di 12 miliardi“.

 

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