Manovra, alle 17 la dichiarazioni di voto alla Camera. Le ‘pensioni’ della Lega scavalcano il reddito di cittadinanza

Ma soltanto domattina ci sarà  il via libera al documento redatto dal governo giallo-verde

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – La manovra economica è in dirittura d’arrivo. Alla Camera dei deputati è il D-day per l’approvazione del testo contestato dalle opposizioni. L’attesa è per le 17 del pomeriggio, momento in cui in aula verrà presentata la dichiarazione di voto. Ma soltanto domattina ci sarà  il via libera al documento redatto dal governo giallo-verde.

Un momento delicato, soprattutto considerando la bagarre avvenuta ieri in aula. Dopo aver evitato la procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea, l’esecutivo pentastellato si trova a dover affrontare le opposizioni. Un momento che vede allineati Pd, Fdi e Fi: i tre partiti lamentano il mancato esame degli emendamenti. Soprattutto considerando che l’emendamento ‘correttivo’, precedente l’intesa con l’Unione Europea, ha cambiato sostanzialmente il quadro.

Le pensioni ‘scavalcano’ il Reddito di cittadinanza: solo 17 miliardi dopo l’emendamento

Tra le modifiche applicate dopo la bocciatura della Commissione Europea anche quelli a pensioni e Reddito di cittadinanza. Mentre i due ‘cavalli di battaglia’ dei giallo-verdi partivano allineati quello della Lega ha sorpassato all’ultimo minuto. Per le pensioni anticipate la cifra è di 21 miliardi. Per reddito e pensioni di cittadinanza la spesa si fermerà invece a 17 miliardi. Risorse che si aggiungono a quelle previste per il Rei (Reddito d’inclusione). Riduzione per ‘Quota 100’ nel 2019, la spesa a regime aumenta soltanto nel 2024. Reddito e pensioni di cittadinanza viaggeranno, sempre dal 2024, su un budget di 6,1 miliardi l’anno, dopo il taglio di 1,9 miliardi per il 2019. A questa si aggiunge una seconda decurtazione di 958 milioni. Le speranze di Lega e pentastellati sembrano quindi attestarsi su un secondo mandato al governo, visti i tempi lunghi per la corretta entrata a regime degli interventi.

La sfida della finanza pubblica: l’impatto su contribuenti e risparmiatori

Difficile stabilire quale saranno gli effetti della manovra. Un’incertezza sia a breve che a lungo termine. Nel testo sono infatti previsti anche due interventi per la riduzione della spesa previdenziale. Si tratta della nuova perequazione all’inflazione e il taglio orizzontale sulla parte retributiva delle pensioni superiori ai 100mila euro l’anno lordi. In tal modo apportando un risparmio di 2,4 miliardi nei prossimi tre anni.

 

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