Manovra, Legambiente: “Scomparsa l’eliminazione dei sussidi per le fonti fossili”

Lo dichiara il presidente Stefano Ciafani

Foto Fabrizio Corradetti/LaPresse

MILANO – “Doveva essere la manovra del Green New Deal, quella che avrebbe messo al centro l’ambiente, ma l’Esecutivo è ancora lontano dall’obiettivo come dimostra la cancellazione dei sussidi alle fonti fossili. La legge di bilancio approvata oggi ancora una volta rappresenta un’occasione mancata per il nostro Paese di fare davvero la differenza”. Lo dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, che aggiunge: “Nonostante la finanziaria contenga interventi che vanno nella giusta direzione, come ad esempio, la plastic tax, i fondi per l’edilizia scolastica e per gli investimenti green, l’equiparazione dei monopattini alle biciclette. Ancora una volta però è venuto a mancare in questi mesi quel coraggio indispensabile per definire e approvare una manovra davvero green. Capace di prevedere prima di tutto la cancellazione dei sussidi alle fonti fossili.

Una misura che era stata il cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle in campagna elettorale. E che, poi, è scomparsa anche da questa legge di bilancio e sostituita da un taglio parziale e limitato. E così – aggiunge Ciafani – ancora una volta l’Italia dimostra di voler continuare a foraggiare queste fonti inquinanti – solo nel 2018 sono stati 18,8 i miliardi di euro arrivati a tutto il settore delle fonti fossili, tra sussidi diretti e indiretti, a danno dell’ambiente. Rimanendo sordi e miopi di fronte alle richieste dei tanti giovani scesi in piazza insieme a Greta in nome del clima. Per chiedere azioni e politiche ambientali concrete. E così passano i governi ma i sussidi alle fonti inquinanti restano”.

(LaPresse)

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