Messina, Carfagna: “Città simbolo di un modello di governance efficiente”

"Ci tengo moltissimo a essere qui a Messina, ho voluto essere nuovamente qui a distanza di pochi mesi dalla mia prima visita perché penso che la vicenda di Messina abbia un valore fortemente simbolico per due ragioni".

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

ROMA – “Ci tengo moltissimo a essere qui a Messina, ho voluto essere nuovamente qui a distanza di pochi mesi dalla mia prima visita perché penso che la vicenda di Messina abbia un valore fortemente simbolico per due ragioni. Messina è il simbolo di un modello di governance efficiente: lo Stato decide, stanzia le risorse, il suo rappresentante sul territorio coordina e la politica attraverso il sindaco Cateno De Luca realizza quanto si deve fare”. Così la ministra per il Sud, Mara Carfagna, a Messina, dove ha assistito all’avvio della demolizione di alcune baraccopoli. “Devo dire – aggiunge – che sono stati tutti bravissimi perché in soli pochi mesi hanno messo su un sistema efficiente che sta già portando alle prime demolizioni e ai primi ricollocamenti abitativi”. “La vicenda di Messina è inoltre simbolica – prosegue Carfagna – perché rappresenta il compito che mi sono data da Ministra del Sud, quello di cancellare le vergogne del Mezzogiorno”. “Le vergogne della baraccopoli qui a Messina e delle tante altre vergogne che affliggono il nostro Mezzogiorno: i collegamenti che mancano, le stazioni ottocentesche, gli asili nido che non ci sono o sono carenti, l’assistenza per persone con disabilità e anziani. Di tutto questo ci stiamo occupando e penso che come governo abbiamo avviato un lavoro in questa direzione con grande determinazione”, conclude la ministra ricordando che proprio il Sud “è al centro di un progetto di sviluppo che stanzierà per i prossimi 5 anni 82 miliardi di euro del Pnrr, oltre ai fondi strutturali europei e al fondo nazionale di sviluppo e coesione. Se questi soldi verranno spesi bene e come ricorda il presidente Draghi, onestamente, avremo un Sud più connesso, moderno e capace di attrarre investimenti e soprattutto con servizi e diritti uguali per tutti i cittadini indipendentemente dal loro luogo di nascita o di residenza”.

LaPresse

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