Migranti, bimba guatemalteca muore in custodia a confine Usa-Messico

Una bambina guatemalteca di sette anni è morta in custodia dopo essere stata trattenuta dalla polizia di frontiera americana nel New Mexico.

(Photo by Pedro PARDO / AFP)

WASHINGTON (LaPresse/AFP) – Una bambina guatemalteca di sette anni è morta in custodia dopo essere stata trattenuta dalla polizia di frontiera americana nel New Mexico. Lo riporta il Washington Post specificando che la ragazzina, che ha attraversato illegalmente il confine dal Messico insieme a suo padre e decine di altre persone, è deceduta la settimana scorsa per “disidratazione e shock”, stando a quanto riportato dalle Cbp, forze dell’ordine di frontiera statunitensi. “Non aveva mangiato o bevuto acqua per diversi giorni” e aveva iniziato ad avere convulsioni più di otto ore dopo essere stata trattenuta. La piccola è morta dopo essere stata portata in ospedale. Quando i soccorritori le avevano misurato la temperatura, era risultata di 41 gradi. Il suo nome e quello del padre non sono stati rilasciati. L’uomo si trova a El Paso, in Texas, in attesa di un incontro con funzionari consolari guatemaltechi.

la questione:

Una grande attenzione si è concentrata sulle carovane di migliaia di centroamericani che sono giunti a Tijuana, in Messico, appena a sud di San Diego, in California. In una sfida a Trump, che ha definito gli spostamenti una “invasione”. Le forze dell’ordine di frontiera statunitensi hanno espresso le loro condoglianze per la morte della ragazzina guatemalteca, ha riportato il Post. “Gli agenti della Border Patrol hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita della bambina nelle circostanze più difficili”. Lo ha affermato il portavoce del corpo, Andrew Meehan. “Come padri e madri, fratelli e sorelle, proviamo empatia per la perdita di qualsiasi bambino”, ha aggiunto.

la decisione del Presidente

Il presindente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha promesso di costruire un muro al confine con il Messico e ha schierato migliaia di soldati. Fra il 5 maggio e il 9 giugno scorsi più di 2.300 bambini migranti sono stati separati dai loro genitori in nome di una politica di ‘tolleranza zero’ contro l’immigrazione clandestina; la diffusione di questi dati aveva suscitato un’indignazione tale negli Usa e nel mondo da costringere il presidente a rivedere le sue politiche, vietando per decreto la separazione sistematica delle famiglie.

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