Migranti, la vittima di San Ferdinando aveva 35 anni: terzo morto in un anno

Cgil-Flai va giù pesante e dice che ci sono precise responsabilità

Foto LaPresse - Adriana Sapone 04/09/2018 San Ferdinando - Reggio Calabria (Italia) Cronaca Dopo l'omicidio a San Calogero (Vibo Valentia) di Sacko Soumali, attivista dell'USB, sciopero dei migranti e manifestazione per le strade di San Ferdinando. Photo LaPresse - Adriana Sapone June 04th, 2018 Reggio Calabria (Italy) News Migrant workers in southern Italy strike after Malian man shot dead

REGGIO CALABRIA – Aveva 35 anni, l’uomo senegalese morto a causa dell’incendio divampato nella notte a San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria. E’ la terza vittima di roghi divampati nella baraccopoli in poco più di un anno. Il 27 gennaio 2018 le fiamme avevano causato la morte di Becky Moses, 26enne nigeriana. Mentre il 2 dicembre scorso a perdere la vita era stato Surawa Jaiteh, gambiano di 18 anni. Nella stessa baraccopoli viveva Soumaila Sacko, il sindacalista 29enne dell’Usb originario del Mali ucciso a fucilate il 2 giugno 2018 nelle campagne di San Calogero, nel Vibonese.

Cgil-Flai va giù pesante e dice che ci sono precise responsabilità

“Ancora una morte a San Ferdinando. Una morte annunciata, quella del giovane venticinquenne Aldo Diallo. Che non ha trovato scampo dalle fiamme divampate ieri notte nella baraccopoli. Quel girone infernale in cui sono costretti a vivere in condizioni disumane centinaia di extracomunitari. Siamo stati attaccati per mesi perché denunciavamo la violazione dei diritti umani. E perché chiedevamo una sistemazione provvisoria ma sicura per metterli al riparo dalla morte. Ma siamo rimasti inascoltati”.

E’ quanto si legge in una nota a firma di Angelo Sposato, segretario Generale Cgil Calabria, e Bruno Costa, segretario generale Flai-Cgil Calabria. In merito alla morte di un migrante, senegalese di 35 anni, a causa di un incendio nella baraccopoli di San Ferdinando (Reggio Calabria). “Però lo abbiamo detto a gran voce e lo ripetiamo: questa ennesima tragedia, la terza in un anno, pesa come un macigno sulla coscienza di tutti noi. E soprattutto, questa morte, come le altre, ha precise responsabilità, politiche e istituzionali”, continua la nota.


(LaPresse)

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