Milan, Gattuso verso un derby da record: “L’Inter non è morta”

Contro i rossoneri ci sarà una squadra nerazzurra attraversata dal caso Icardi ed eliminata dall'Europa League pochi giorni fa

Foto LaPresse - Spada in foto Gennaro Gattuso

MILANELLO – Non si sono giocati molti derby negli ultimi anni nel mese di marzo, ma in questo mese il Milan non si impone da 25 anni. Ultima volta, 2-1 rossonero con reti di Savicevic e Massaro nel marzo 1994. Di più: il Milan non vince 6 gare consecutive da 13 anni, dall’aprile-maggio del 2006, con Carlo Ancelotti in panchina. I motivi per caricare Rino Gattuso non mancano. Ma lui non ci pensa.

Gattuso ammonisce i suoi: non c’è spazio per la superficialità

Non si fida dell’Inter ferita, non vuole cali di tensione e nemmeno superficialità nell’approccio. A tenere la squadra sulla corda ci pensa del resto lo stesso tecnico rossonero: eloquente il sorriso appena accennato, alla domanda se Lucas Biglia possa scendere in campo dal primo minuto… Ma se, nel caso, a fargli posto sarà Paquetà oppure Bakayoko nessuna concessione, tifosi e media dovranno aspettare il calcio d’inizio. Niente spifferi, c’è il derby.

Milan-Inter, i tifosi rispondono col il sold out

A San Siro non ci sarà posto nemmeno per uno spillo domani sera. La 223esima sfida Milan-Inter farà registrare un record d’incasso superiore ai 5,7 milioni di euro, record assoluto per la Serie A. Sugli spalti, anche un Milan Club proveniente dal Bahrein fra i 590 gruppi di tifosi rossoneri presenti con il proprio striscione e la propria delegazione.

Il tradizionale derby di Milano

Sarà un derby trasmesso in 200 paesi, con 600 operatori dell’informazione accreditati. Lo slogan della sfida, da parte del Milan padrone di casa, sarà ‘Join the Flame’, mentre saranno presenti allo stadio, in vista di Liverpool-Milan Glorie del prossimo 23 marzo, anche campioni come Abbiati e Ambrosini, Cafu e Dida, Inzaghi, Nesta e Oddo. I cancelli di San Siro apriranno alle 18.30 e i parcheggi nel piazzale dello stadio sono esauriti.

La grinta di Gattuso: niente cali di tensione

Tutto questo non distoglie nemmeno per un attimo Ringhio dalla preparazione del derby: “Dobbiamo essere bravi con la loro pressione, all’andata non ci hanno mai fatto respirare bloccandoci tutto il palleggio. Domani sarà la stessa cosa e serve coraggio, allora dissi che non mi era piaciuto l’atteggiamento del nostro non gioco e della rinuncia a palleggiare, domani voglio vedere testa libera e fare le cose che sappiamo fare”.

L’allenatore del Milan è così concentrato sulla sfida con l’Inter da guardare anche oltre: “È una gara nella quale ci giochiamo tanto ma ci sono sempre e solo tre punti in palio. Io sono più preoccupato a livello mentale a cosa potrebbe lasciare le cose andassero male. Se è la più importante non lo so, possiamo fargli male così come possiamo subirne. Vincendo potremmo avere un qualcosa in più a livello di testa, in caso di sconfitta servirà lavorare sui ragazzi”.

Il caso Icardi continua a scuotere l’Inter

Contro il Milan ci sarà una squadra nerazzurra attraversata dal caso Icardi ed eliminata dall’Europa League pochi giorni fa. Gattuso non infierisce e sembra lanciare un messaggio di comprensione e vicinanza all’indirizzo di Spalletti sul caso Icardi: “Per come vedo il calcio io, anche il giocatore più forte al mondo deve avere rispetto di ogni componente del suo spogliatoio. Quando qualcuno manca di rispetto, e parlo dei miei ragazzi, divento anche l’uomo più cattivo del mondo. Le squadre di calcio si costruiscono anche nello spogliatoio ed il rispetto deve essere fondamentale, non solo del ragazzo in questione ma anche di chiunque giri intorno all’interessato. Lo spogliatoio è sacro, mi piace quando si dicono le cose in faccia, preferiscono che si mandino a quel paese per poi sistemare tutto in pochi giorni”.

Suso e la sorpresa Musacchio

Il resto della conferenza si è speso fra il rispetto per le considerazioni di Silvio Berlusconi su Suso e la sorpresa per chi si sorprende della qualità di Musacchio: “Non è un giocatore solo grinta e furore, sa impostare molto bene”.

(LaPresse/di Mauro Suma)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome