Milano, Moratti: “Sala riconsideri il prima possibile la delibera dannosa per il welfare”

"Ha avuto modo di sentire Giuseppe Sala dopo la lettera che ha scritto ieri al sindaco di Milano? No, io avevo chiamato il sindaco ma non l'ho risentito. Avrà sicuramente degli impegni".

Foto AP / Luca Bruno in foto Letizia Moratti

MILANO – Ha avuto modo di sentire Giuseppe Sala dopo la lettera che ha scritto ieri al sindaco di Milano? “No, io avevo chiamato il sindaco ma non l’ho risentito. Avrà sicuramente degli impegni. Quindi, nell’assoluto rispetto della leale collaborazione istituzionale, io ho semplicemente segnalato un problema che ritengo grave”. Lo ha detto la vicepresidente e assessora al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Pirelli, sull’attivazione della rete regionale delle Pancreas Unit. “Perché – ha spiegato – incidere sul tema del welfare, soprattutto sui disabili e gli anziani, che hanno bisogno di avere l’integrazione economica da parte dei Comuni per poter andare nei centri per disabili o nelle residenze per anziani sicuramente è un carico gravoso per le famiglie, in un momento in cui, anche a causa purtroppo della guerra, le famiglie hanno delle spese aggiuntive, penso alle bollette dell’energia”. “Il mio è stato semplicemente un invito al sindaco a riconsiderare più rapidamente possibile questa delibera, che sicuramente è una delibera purtroppo dannosa”, ha concluso Moratti.

“Io – ha detto ancora Moratti – mi occupo di sanità e insieme ai sindaci dei servizi sociali. Un esempio di questo è la grandissima collaborazione che abbiamo avuto con tutti i sindaci nell’identificare le case di comunità e gli ospedali di comunità sul patrimonio dei Comuni, dopo aver identificato quelli che sono a patrimonio della Regione. L’altra collaborazione istituzionale con i Comuni che ci sta dando grandissime soddisfazioni è quella di integrare i servizi sociali, che sono servizi dei Comuni, nelle case di comunità. Quindi, grande collaborazione”. “Io tutte le case di comunità che ho inaugurato le ho inaugurate insieme ai sindaci, proprio perché nelle case di comunità si realizza l’integrazione tra la sanità, il socio-sanitario e l’assistenziale che dipende dai sindaci. La stessa collaborazione l’abbiamo avuta con l’assessore Bertolé a Milano, quando abbiamo inaugurato via Rugabella e Villa Marelli”, ha concluso la vicepresidente e assessora al Welfare della Regione Lombardia.

LaPresse

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