Mobilità, Istat: caro-carburanti spinge a usare trasporti pubblici in prossimi 3 mesi

Da aprile a giugno non dovrebbe cambiare radicalmente la fotografia di chi userà i mezzi pubblici in Italia.

MILANO – Da aprile a giugno non dovrebbe cambiare radicalmente la fotografia di chi userà i mezzi pubblici in Italia. Ma per chi pensa di farlo, a incidere sono soprattutto i rincari dei carburanti per il mezzo privato e il minor rischio di contagio da Covid-19. È il quadro che emerge dall’ultima indagine ‘ad hoc’ su come potrebbe cambiare la mobilità degli italiani rispetto ai sei mesi precedenti.

La maggior parte di chi ha risposto all’indagine, l’87,4%, non ha in programma di cambiare la frequenza con cui si sposta usando il trasporto pubblico. Chi lo farà, invece, ha dichiarato a Istat nel 37,7% dei casi sarà prevalentemente a causa dell’aumento del prezzo dei carburanti (sono il 37,7%), seguito da chi teme meno il rischio di contagio da Covid-19, il 29,7% dei casi. Il rincaro dei carburanti ha un peso diseguale nel Paese e incide di più al Centro (41,3%) e al Sud (40,7%), rispetto al Nord-ovest (31,4%) e al Nord-est (35,3%), nel condizionare la frequenza dell’uso dei trasporti pubblici nei prossimi tre mesi. Il Centro è anche l’area geografica dove più persone sceglieranno il mezzo pubblico grazie ai minori rischi legati al coronavirus, il 36,3%.

Un’altra linea di divisione per le scelte attraversa le classi d’età. Per gli individui tra i 18 e i 49 anni prevale il rincaro del prezzo dei carburanti, seguito dal minor rischio di contagio che invece è il motivo principale per gli over 65 (37,9%). Tra i 50-64enni, pur confermandosi prevalente il ruolo del rincaro dei carburanti (scelto dal 33,3%), si rileva una quota del 22,8% che considera il cambio del regime lavorativo/o di studio quale fattore che influirà sulla scelta dei trasporti pubblici per gli spostamenti abituali.

“Anche se in misura contenuta, i dati dell’Istat sulla mobilità urbana degli italiani nei prossimi tre mesi indicano l’inizio di una inversione di tendenza rispetto al recente passato, a favore dell’uso del mezzo pubblico e i sistemi di mobilità dolce”, ha affermato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini commentando i dati, sollecitati dal ministero proprio per valutare le abitudini degli italiani per la mobilità e la loro propensione verso le diverse modalità di trasporto.

“Per realizzare un cambio duraturo della mobilità locale a favore di forme più sostenibili serve una strategia complessiva da realizzare in collaborazione con le amministrazioni locali, anche in un’ottica di decarbonizzazione dei trasporti e di miglioramento della qualità della vita nei centri urbani”, ha osservato Giovannini, augurandosi che nel frattempo “possano incidere anche gli incentivi introdotti recentemente dal Governo per l’acquisto degli abbonamenti ai mezzi pubblici”.

LaPresse

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