Mondragone, lavori a ditta con l’interdittiva antimafia: Buonodono promette verifiche

Il caso denunciato dall’opposizione in consiglio comunale

Il Comune di Mondragone

MONDRAGONE – E’ stato il no della minoranza alla revisione periodica delle partecipate del Comune ad infiammare il dibattito consiliare di martedì sera. Tra le società in cui ha quote Mondragone c’è l’Asmel. E proprio l’Asmel ha gestito la gara per i lavori al campo sportivo. Procedura che all’opposizione di centrodestra, rappresentata in Assise da Valerio Bertolino (nella foto a sinistra), non convince. Se la commissione dì gara avesse escluso il Consorzio Marr prima dell’apertura delle buste, in quanto la Prefettura aveva già formalmente comunicato all’Ente dell’interdittiva antimafia emessa nei suoi confronti, sarebbero rimasti soltanto due partecipanti e, come avviene nelle procedure ad offerta economicamente più vantaggiosa, ha spiegato la minoranza, il numero minore di chi era in corsa per l’appalto avrebbe inciso sul risultato che sarebbe stato differente ed avrebbe decretato come vincitore il Consorzio Infratech, anziché la Gld dì Diana, che tra l’altro a Mondragone, hanno aggiunto i consiglieri di opposizione, era già stata artefice di quello che ritengono un disastro al rione Crocelle. Secondo Bertolino, Giovanni Schiappa, Pasquale Marquez, ha dell’incredibile che al Consorzio Marr – in piena interdittiva antimafia – la nuova segretaria comunale Teresa De Rosa e l’architetto Salvatore Catanazano, responsabile dell’area tecnica, non sospendano l’esecuzione di altri lavori che aveva da fare a Mondragone.
Il consigliere di maggioranza Marcello Buonodono (nella foto a destra) durante il dibattito ha assunto l’impegno di verificare se ciò che è stato detto dalla minoranza risponde a verità. E se così fosse sarebbe molto grave.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome