Morte di Cucchi, sit-in davanti al tribunale: nuova udienza per 5 carabinieri

Cinque carabinieri sotto giudizio

Stefano Cucchi
Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Roma (LaPresse) – In corso davanti al tribunale mentre si tiene presso la prima Corte d’Assise di Roma una nuova udienza del processo per la morte di Stefano Cucchi nel quale sono imputati cinque carabinieri.

Alla manifestazione aderiscono il collettivo universitario Sapienza clandestina, la rete no bavaglio, la onlus Alterego, e l’associazione contro gli abusi in divisa, Acab.

“Sappiamo chi è stato. Con Stefano nel cuore, con il sangue agli occhi” lo slogan scritto su uno striscione dai promotori del sit in cui partecipano un centinaio di persone.

Cinque carabinieri sotto giudizio

Sono cinque i carabinieri coinvolti nel processo sulla morte del geometra romano avvenuta nove anni fa. Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro, Francesco Tedesco, rispondono di omicidio preterintenzionale. Tedesco risponde anche di falso nella compilazione del verbale di arresto di Cucchi e calunnia insieme al maresciallo Roberto Mandolini. Questi all’epoca dei fatti era a capo della stazione Appia, dove venne eseguito l’arresto. Vincenzo Nicolardi, anche lui carabiniere, è accusato di calunnia con gli altri due. Nei confronti degli agenti di polizia penitenziaria che vennero accusati nel corso della prima inchiesta sul caso.

Sono ormai diversi anni che il processo va avanti, tra il grido di dolore della famiglia di Stefano Cucchi che chiede giustizia.

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