Morto Silvio Berlusconi, la fine di un’era

Il cordoglio unanime della politica: così finisce la Seconda Repubblica

NAPOLI – “Non c’è nessuno sulla scena mondiale che può pretendere di confrontarsi con me, nessuno dei protagonisti della politica che ha il mio passato, che ha la storia che ho io”. Alle 10:30 di ieri il mondo è venuto a sapere che Silvio Berlusconi, 86 anni, non è più. Ha perso la battaglia che da tempo conduceva dal 2021 con la leucemia, spegnendosi al San Raffaele di Milano, dove era ricoverato dal 9 giugno, con la compagna Marta Fascina al suo fianco. Le sue condizioni di salute si sono aggravate improvvisamente nelle prime ore del giorno. Al mattino, quando si è capito che non c’era più nulla fare, sono stati chiamati i familiari. Sono arrivati ​​a stretto giro il fratello Paolo Berlusconi e poco dopo a bordo di auto diverse i figli Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio Berlusconi.

La fine di un’epoca

Con lui si chiude un’epoca politica, che ha fatto discutere, a volte anche imbarazzato, ma che ha comunque l’onore e l’onere di aver segnato la storia, il costume, i media e lo stile dell’Italia intera. Il berlusconismo termina qui con l’uscita di scena del Cavaliere, nato a Milano il 29 settembre del 1936, primogenito di una famiglia della piccola borghesia milanese. Nel mondo dell’imprenditoria sbarca nel 1975 costituendo la società finanziaria Fininvest. Nel 1993 dà vita alla società di produzione multimediale Mediaset. Nel 1986 corona il suo sogno calcistico: compra il Milan portando al club, sotto la sua guida, in 31 anni, 29 trofei in totale, di cui 8 scudetti e 5 Champions League. L’addio all’amore rossonero, tuttavia, non lo allontana dal calcio. Nel 2018 acquista il Monza sborsando 2,9 milioni di euro e lo porta in serie A.

La discesa in campo

“Io sono semplicemente un imprenditore che fa miracoli”, il refrain in molti dei suoi discorsi, “non è un complesso di superiorità, è un fatto oggettivo. Berlusconi – il vezzo in terza persona – ha una caratura imparagonabile”. Nel 1994 l’imprenditore di successo annuncia la sua “discesa in campo”, l’ingresso in politica come leader del nuovo partito Forza Italia. È una sfida, mancano pochi mesi alle elezioni, e Berlusconi incassa la vittoria il 27 e 28 marzo. L’uomo di Arcore ottiene quattro incarichi da presidente del Consiglio: XII legislatura (1994-1995), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006) e, infine, nella XVI (2008-2011). Con 3339 giorni complessivi è il politico che è rimasto in carica più a lungo nel ruolo di primo ministro nell’Italia repubblicana, superato in epoche precedenti solo da Benito Mussolini e Giovanni Giolitti. Inoltre ha presieduto i due governi più duraturi dalla proclamazione della Repubblica.

Il cordoglio di Mattarella e Meloni

“Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi”, ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella, che domani presenzierà ai funerali di Stato. La premier Giorgia Meloni ha scelto di affidare a un video, girato nel suo studio a Palazzo Chigi, il suo commosso saluto al Cavaliere: “Con Silvio Berlusconi noi abbiamo affrontato, vinto, perso molte battaglie e anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che insieme ci siamo dati. Addio Silvio”. Silvio Berlusconi “mancherà, però abbiamo ancora tanto da fare. Mi ha detto, ‘mi raccomando, tante opere che ho cominciato io finitele voi’. Sicuramente sarà più difficile, perché potessero mettere d ‘accordo tutti, a tenere in sintonia tutti, ad avere un pensiero per tutti. Cercheremo umilmente di portare avanti almeno una piccola parte del suo enorme lavoro”, ha detto commosso Matteo Salvini. “Una cosa e’ sicura, c’e’ una Italia prima e dopo Silvio Berlusconi. Ha cambiato la politica italiana e non solo” sono le parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Per l’ex premier Mario Draghi scompare un “assoluto protagonista della vita pubblica italiana degli ultimi cinquant’anni. Da leader ha trasformato la politica ed e’ stato amato da milioni di italiani per la sua umanita’ e il suo carisma”, conclude. Anche l’antico alleato, poi cacciato, Gianfranco Fini, ha rotto il silenzio:“Sul mio rapporto politico con Silvio Berlusconi sono state dette da entrambe migliaia di parole. Nell’ora della sua dolorosa scomparsa, desidero rendergli omaggio ricordandone la grande umanità”.

Il rispetto degli avversari

“Tutto ci ha divisi e ci divide dalla sua visione politica, resta pero’ il rispetto che umanamente si deve a quello che e’ stato un protagonista della storia del nostro Paese”, ha dichiarato la segretaria del Pd Elly Schlein, che ha annullato in segno di rispetto la direzione nazionale dem. “Silvio Berlusconi ha fatto la storia in questo Paese – ha scritto Matteo Renzi – storia politica ma anche economica, sportiva, televisiva, e’ stato senza precedenti”. “Ha lottato fino alla fine contro la malattia con un coraggio incredibile. Riposi in pace”, sono le prime parole di Carlo Calenda. “Sono commosso. Per tanti anni è stato come un fratello”, ha commentato il fondatore della Lega Umberto Bossi. “Silvio Berlusconi ha acceso e polarizzato il dibattito pubblico forse come nessun altro, e anche chi lo ha incontrato da avversario politico deve riconoscere che non gli sono mai mancati il ​​coraggio, la passione, la tenacia”, è l’omaggio che gli rende il leader M5s Giuseppe Conte. “Una persona che merita rispetto”, ha detto Achille Occhetto. “Per me è un momento di dolore intenso, fortissimo, e di preghiera. Va via un uomo straordinario, nell’impresa, nello sport, nella politica. Va via un uomo a cui sono stato profondamente legato, legame mai venuto meno”, ha confessato l’ex delfino Angelino Alfano. “Oggi finisce un pezzo di storia di questo Paese”, ha osservato il segretario di Piu’ Europa Riccardo Magi. “E’ indiscutibile il contributo che Berlusconi ha dato alla edificazione di un nuovo sistema e alla creazione, in Italia, di una destra legata al sistema democratico europeo”, la chiosa di Massimo D’Alema.

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