MotoGp, Rossi: “Tanta motivazione, alla Yamaha non manca nulla per essere al top”

"Questo è un momento sempre molto eccitante, abbiamo un sacco di buoni propositi e tanta motivazione per fare meglio"

Rossi deluso
File photo Valentino Rossi. PRESS ASSOCIATION Photo.

MILANO – MotoGp, Rossi: “Tanta motivazione, alla Yamaha non manca nulla per essere al top”. “Questo è un momento sempre molto eccitante, abbiamo un sacco di buoni propositi e tanta motivazione per fare meglio, perché veniamo da un anno un po’ difficile per tutta la squadra Yamaha”. Così Valentino Rossi si proietta alla nuova stagione del Motomondiale, al via nel weekend in Qatar. “Sembra che anche i nostri capi e i nostri ingegneri giapponesi siano molto motivati a migliorare”, ha spiegato il pilota della Yamaha ai microfoni di Sky Sport. “Quindi ci piacerebbe essere più forti e più competitivi rispetto al 2018”.

Per il ‘Dottore’ si tratterà della 24esima stagione: “Sì, quando ho firmato questo contratto di due anni sapevo che sarebbe stato un grande impegno per me perché inizio a essere grande. E due anni solo lunghi”, ha continuato. “Mi sento pronto, nel senso che mi piace molto quello che faccio. Sono molto motivato nel cercare di arrivare davanti, nel provare ad andare forte con la Yamaha. Poi se arrivano i risultati, allora funziona tutto più facilmente”, ha aggiunto.

Lin Jarvis ha detto che bisogna essere più aggressivi, come la nuova livrea della Yamaha: “Sì è vero, la Yamaha di solito è sempre conservativa. Si muove a piccoli passi cercando di essere sempre sicura. Invece adesso bisogna spingere un po’ di più, rischiare un po’ di più. Li vedo pronti. Penso che alla Yamaha non manchi niente per essere al top nella MotoGp”, ha sottolineato Rossi.

“Gli avversari più temibili? Sicuramente Marquez e Dovizioso sono i favoriti. Poi ci siamo io e Vinales. Poi ci sono Lorenzo, Petrucci, la Suzuki con Rins, ci sono tanti outsider”. Per il pesarese è la stagione dei 40 anni: “Se giocherò molto sulla mia età nel corso della stagione? È meglio prenderla a ridere. Io sto facendo dei test per il futuro: cerco di dimostrare che si può essere competitivi anche a 40 anni. Nei prossimi anni lo farà anche qualcun altro”, ha concluso.

(LaPresse)

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