Napoli al quarto posto e in Champions League, mister Gattuso prepara il suo regalo d’addio

Serie A. Domenica col Milan via al tour de force: Lozano in panchina ma preoccupa Mazzoleni al VAR. Per il futuro ADL vuole Sarri

NAPOLI (Marcello Altamura) – Orgoglioso come gli uomini del Sud, Rino Gattuso pensa al presente e non al futuro. Alla vigilia del trittico decisivo della stagione che inizia domenica contro il Milan e prosegue in una settimana con Juventus e Roma, il tecnico del Napoli si concentra sul campo. All’orizzonte ci sono tre scontri diretti che diranno la verità sulle chance di arrivare a quel quarto posto che vale la Champions League. Tre sfide che il Napoli non può fallire.

Lo sa bene, Rino, tecnico precario ormai da tempo. Sa già che la sua esperienza a Napoli si concluderà a giugno, a prescindere dai risultati della squadra. Per questo, con l’orgoglio di chi è abituato a non mollare mai, Gattuso prepara un clamoroso regalo d’addio: lasciare il Napoli in Champions. Una soddisfazione doppia, una sorta di ‘schiaffo morale’ ad Aurelio De Laurentiis. Col presidente il rapporto è ormai chiuso, nonostante la ‘tregua armata’ siglata alla vigilia della gara con la Juventus. Si diranno addio, a giugno, quando ADL sogna di riportare in azzurro Maurizio Sarri, il Comandante dei 91 punti e dello scudetto sfiorato.
è lui, l’uomo del nuovo ciclo, una mossa per tacitare una piazza che oggi ribolle di insoddisfazione, con la speranza di infilare il Napoli nella macchina del tempo. Gattuso lo sa, ma non si crea problemi.

Lavora a testa bassa in campo, anche se le offerte non gli mancano. Jorge Mendes, il suo agente, lo ha offerto al Wolverhampton, ma è la Fiorentina la sua ‘corteggiatrice’ più serrata, con la Lazio un passo indietro.
Se ne parlerà più avanti. Ora c’è un campionato da portare a termine nella maniera migliore possibile. La corsa è in salita, perchè il Napoli è atteso da tre trasferte, Milano, Torino e Roma, gare da far tremare i polsi, nonostante l’assenza di pubblico faccia pesare meno il fattore campo.

Ma fuori casa il Napoli stenta: gli azzurri lontano dal Maradona hanno 5 ko su 12 gare giocate, la stessa cifra di Lazio e Roma, lontanissimo da Inter e Milan, che hanno un solo ko, e Atalanta e Juventus che hanno perso due volte. L’ultimo successo, addirittura il 10 gennaio a Udine, 2-1. Troppo per pensare di riuscire a centrare l’impresa.

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