Napoli. Commissioni ferme, Pd nel mirino

Organismi consiliari bloccati, in aula l’assessore Mancuso lamenta la mancata istruttoria sull’impianto di compostaggio

NAPOLI – La questione delle commissioni consiliari bloccate a causa delle spartizioni nel gruppo Pd è emersa anche nella seduta di consiglio comunale di ieri, durante l’intervento dell’assessore all’Ambiente Paolo Mancuso, E gli alleati, in particolare il consigliere del gruppo deluchiano “Napoli Libera” Nino Simeone, avvisano i dem: l’attesa non può essere senza termine. Nel corso dell’intervento sulla variazione di bilancio necessaria per l’impianto di compostaggio a Ponticelli, Mancuso ha osservato fra l’altro che “non abbiamo la possibilità di discuterne nelle commissioni, luogo del primo confronto per scelte così importanti”. Da parte sua, Simeone ha detto a “Cronache”: “Siamo sempre disponibili a dare una mano, ma non possiamo risolvere noi i problemi del Pd”. Secondo l’esponente di maggioranza, “ci vorrebbe uno statista per risolverli e non un semplice consigliere comunale”. Simeone puntualizza che nessuno vuole fare polemiche, ma “non possiamo rimanere in questa situazione vita natural durante: ognuno i propri problemi li risolve in casa sua e tutti gli altri gruppi hanno trovato una sintesi”. In sostanza, stando alle voci che sono filtrate nei giorni scorsi, i Dem chiedono tre presidenze di commissione sulle 11 in quota alla maggioranza, mentre gli altri gruppi ritengono che ne spettino due ciascuno a Pd, M5s, Napoli Libera e Lista Manfredi, mentre una a testa andrebbe a Napoli Solidale-Europa verde, Azzurri per Napoli e Insieme per Napoli Mediterranea. E’ vero che Pd e 5 Stelle sono i gruppi più numerosi, ma il partito ha già espresso il presidente del consiglio comunale, Enza Amato, e il Movimento ha la vicepresidente, Flavia Sorrentino. Il Pd, però, punta a non scontentare le sue correnti interne con Gennaro Acampora, Salvatore Madonna e Pasquale Esposito. Verosimilmente la questione dovrebbe essere risolta la settimana prossima.

Nel corso della sua relazione, l’assessore Mancuso ha ricordato la vicenda dei rifiuti organici: trasferirli alle piattaforme costa 8 milioni all’anno al Comune. “Il rifiuto non deve viaggiare – ha detto il componente della giunta Manfredi – ma essere trasformato e diventare risorsa”. La vicenda inizia nel 2013, quando la giunta approva una delibera e individua la zona di Ponticelli per ospitare uno dei 3 impianti per i rifiuti da realizzare sul territorio cittadino. Per diversi anni questo provvedimento non ha avuto seguito e solo negli ultimi tempi c’è stata un’accelerazione, con un finanziamento della Regione. La struttura dovrebbe produrre compost e biometano e “nessuna fase di lavorazione avviene a cielo aperto: i camion entrano in una zona filtro da cui il rifiuto passa nei capannoni”. Tuttavia, ha ammesso l’assessore, “la diffidenza dei cittadini verso questo tipo di impianti è altissima”.

Il costo iniziale è di 23 milioni, ma “i progettisti ci hanno fato capire” che serve almeno il 30% di soldi in più. Il rischio di perdere i fondi è consistente: “Entro il 31 dicembre prossimo dobbiamo pubblicare il bando di gara in Gazzetta ufficiale ed entro il 31 dicembre 2022 va aggiudicata la gara”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome