Napoli, Maresca: “In consiglio un problema di sicurezza, senza presidio non entro”

"Ogni tanto nella nostra città accadono fatti che ci riportano tutti con i piedi per terra, dopo la fase sognatrice che alcuni programmi televisivi ci fanno vivere. Uno di questi fatti è un problema del Consiglio comunale, anzi di più, delle istituzioni della nostra città. Perché questi episodi ci fanno comprendere che esiste un problema delinquenza".

Foto LaPresse - Gerardo Cafaro 16/12/2015 Napoli cronaca Presentazione del libro " Male Capitale. La misera ricchezza del clan dei Casalesi" edito da Giapeto Editore , di Catello Maresca Nella foto: Catello Maresca Photo LaPresse - Gerardo Cafaro 16/12/2015 Naples (Italy) news Presentation of the book " Male Capitale. La misera ricchezza del clan dei Casalesi" In the pic: Catello Maresca

NAPOLI – “Ogni tanto nella nostra città accadono fatti che ci riportano tutti con i piedi per terra, dopo la fase sognatrice che alcuni programmi televisivi ci fanno vivere. Uno di questi fatti è un problema del Consiglio comunale, anzi di più, delle istituzioni della nostra città. Perché questi episodi ci fanno comprendere che esiste un problema delinquenza. Interverrà di certo la polizia giudiziaria e poi la magistratura, ma sia chiaro: non è il furto di un albero, ma il furto con aggravamento della situazione perché c’era una dipendente del Comune che è stata minacciata ed è dovuta ricorrere alle cure mediche”. Lo ha detto il capo dell’opposizione di centrodestra in consiglio comunale Catello Maresca, dopo il furto dell’abero di Natale nel palazzo del consiglio comunale di Napoli, il secondo in 10 giorni. “Non è un furto, ma una rapina – tuona il magistrato -. Saranno di certo accertate le responsabilità. Sono certo siano balordi, che si sentono impuniti e che se installeremo il terzo albero si prenderanno anche quello. Ma dobbiamo prendere atto che noi non siamo in grado di difenderci in casa nostra. Questo mi chiedo e vi chiedo: se fosse accaduto in questura, prefettura o in Consiglio regionale, altro che lanciafiamme si sarebbero evocati e richiesti. Non possiamo rimanere silenziosi – aggiunge -. Il primo deve essere il sindaco a richiedere una attenzione particolare: non so da dove si debbano prendere agenti di polizia municipale. Ma se da domani non vedrò un presidio davanti il palazzo di via Verdi non parteciperò alle sedute delle commissioni consiliari. Il problema si deve risolvere oggi, perché il messaggio che passa, al di là del fatto specifico (domani potrebbero rubare un computer, effetti personali o altro per dare sfogo a qualche altra malevola intenzione) è che per la seconda volta è stato violato un palazzo delle istituzioni” conclude Maresca.

LaPresse

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