Napoli: morto Mario Talarico, il “re degli ombrelli” dei Quartieri Spagnoli

La sua storica bottega in via Toledo meta di turisti. I suoi clienti dal re Carlo d’Inghilterra, a Totò ed Eduardo De Filippo.

Muore un altro storico artigiano del centro: Mario Talarico, il re degli ombrelli. Così lo chiamano nei vicoli dei Quartieri Spagnoli. La sua bottega è meta di turisti e non solo. Tanti napoletani arrivano qui per riparare vecchi e nuovi ombrelli. Scompaiono molte storiche botteghe. Una dopo l’altra. Ma in questo caso il nipote vuole portare avanti l’attività. Non sempre figli e nipoti degli storici artigiani partenopei decidono di farlo.

Dai Quartieri Spagnoli, dove ha iniziato l’attività, i suoi ombrelli sono arrivati in tutto il mondo, anche al re Carlo III d’Inghilterra.
Mario Talarico non è uno tra i tanti. Napoli perde un pezzo di storia. Vediamo perché. Talarico ha vissuto tutta la sua vita nella sua bottega. A darne notizia, è stato il nipote, che porta avanti l’attività, attraverso la pagina social dell’azienda (nata nel 1860).

“Purtroppo zio Mario questa mattina è volato in cielo. Ciao zio Mario, ti prometto che non ti deluderò e che sarai fiero di me come io lo sono di te. Mi hai insegnato tanto e io te ne sarò sempre grato e riconoscente. Sei stato un secondo padre per me”, ha scritto il nipote, Mario Talarico.

Il ‘re degli ombrelli’ Famoso in tutto il mondo per aver avuto tra i suoi clienti vip, re e regine. Un dolore non solo nella sua Napoli, ma anche nelle tante persone che l’hanno conosciuto e che ancora hanno nelle loro case uno dei suoi manufatti. La bottega del 92enne è vicino via Toledo. Un negozietto piccolo ma pieno di grande maestria, dove lavorava insieme al nipote, che porta il suo stesso nome.

Dalla passione del maestro sono nati ombrelli che hanno fatto parte delle forniture della casa reale britannica, ed Eduardo De Filippo aveva ordinato proprio da lui l’ombrello da usare in casa Cupiello. Fra i clienti tantissimi gli attori, che acquistavano anche bastoni, e insieme all’artigiano scattavano poi una foto ricordo, quelle che oggi tappezzano le pareti della bottega storica.

Per far capire lo spessore di Mario Talarico, basta dire che ieri l’assessorato al Turismo del Comune lo ha ricordato pubblicamente: “Napoli perde un riferimento importante dell’imprenditoria, dell’artigianato e della sua storia. È morto Mario Talarico, classe 1931, storico artigiano degli ombrelli le cui creazioni, note in tutto il mondo, sono state sfoggiate da tanti personaggi famosi, tra cui anche il principe De Curtis (Totò) e Carlo d’Inghilterra. Erede di un’attività fondata nel 1860, ha sempre lavorato nella sua bottega tra Toledo e i Quartieri Spagnoli, aiutato dal nipote Mario jr e portando il nome di Napoli in tutto il mondo”.

Chi lo ha conosciuto lo descrive così: “E’ uno di quei piccoli monumenti nascosti della nostra città. La sua bottega è in un vicolo stretto di via Toledo, in quel dedalo di stradine che si arrampicano su per la collina. Vico due porte a Toledo. Una bottega artigiana dove nascono gli ombrelli più eleganti e preziosi del mondo (sì, ho detto del mondo e non credo di esagerare). E che è rimasta bottega. E’ stata fornitrice ufficiale della Casa Reale e nel 2005 Le Monde le dedicò un bellissimo articolo. Ombrelli e bastoni da passeggio sono capolavori di puro artigianato: forgiati a mano, manici di osso, avorio, argento. Ma la vera esperienza era fermarsi qualche minuto in più e ascoltare lui, Mario Talarico, raccontare il suo lavoro”.

I funerali questa mattina alle 10:30 alla chiesa Santa Maria delle Grazie in via Toledo.

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