Nava: “Sono alla Consob per le mie competenze, ma ora rappresento un ostacolo”

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati in foto: Mario Nava, Presidente della CONSOB

Roma – “Sono stato chiamato a questo incarico in quanto esperto autorevole delle norme e dei regolamenti finanziari europei che disciplinano il mercato italiano”.

Accettato incarico con gioia e entusiasmo

Sono stato chiamato con l’obiettivo di integrare la Consob meglio nei vari consessi europei e internazionali. Ora però queste mie caratteristiche e questi obiettivi sembrano essere considerati un insormontabile ostacolo“. Così il residente della Consob, Mario Nava, alla Commissione in occasione dell’annuncio delle sue dimissioni dalla carica.

Il non gradimento politico limita l’azione della Consob

La richiesta di dimissioni per “sensibilità istituzionale” da parte dei quattro capigruppo di Camera e Senato dei due partiti di maggioranza sono un segnale chiaro e inequivocabile di totale non gradimento politico – ha aggiunto –

Sei priorità per il Piano operativo 2019-2021

Voglio ringraziare il Personale della Consob che nella sua stragrande maggioranza si è dimostrato di altissimo livello e dotato di grandissima professionalità. In pochi mesi abbiamo intrapreso tantissime azioni, in tema di vigilanza, di ispezioni, di sanzioni, di tutela del consumatore, di cooperazione con la Banca d’Italia, di riforme interne, di arbitro finanziario, in materia di cooperazione internazionale abbiamo impostato le sei priorità per il Piano operativo 2019-2021, che mi auguro sarà portato avanti con determinazione dal mio successore“.

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