Neonata morta, ipotesi omicidio colposo

Gli altri due figli della coppia di uno e 2 anni allontanati dall’abitazione e affidati ad una comunità

SANTA MARIA A VICO – Omicidio colposo: è questa l’ipotesi di reato per Anna G. e Emanuele S., 19 e 26 anni, genitori della piccola morta sabato mattina nella sua abitazione a Mandre. La Procura ha iscritto i nomi dei coniugi nel registro degli indagati in vista dell’autopsia che sarà eseguita sul corpicino della piccola nata lo scorso 14 luglio. L’informazione di garanzia nei confronti dei genitori, notiicato dai carabinieri della stazione di Santa Maria a Vico, è un atto dovuto dopo l’incarico a Giuseppe Addeo e Giulio Benincasa per l’esecuzione dell’esame autoptico “al fine di accertare la causa, l’epoca e i mezzi di produzione del decesso” della neonata. L’incarico ai consulenti sarà perfezionato stamattina in Procura dal pm Stefania Pontillo. Ai genitori della bimba deceduta è stato notificato nella giornata di ieri l’esecuzione del provvedimento di procura cautelare per gli altri 2 figli, di uno e due anni, collocati in una comunità. Sono stati allontanati dai genitori. Gli avvocati Carlo Perrotta e Davide Pascarella, che assistono i genitori indagati, hanno affermato come “stiamo collaborando con le autorità affinché le indagini possano fare luce al più presto su questa triste vicenda che ha scosso tutti. È stata una disgrazia.
I genitori della piccola Aurora stanno vivendo in queste ore un dolore straziante, chiediamo rispetto per loro. Attendiamo l’esito dell’esame autoptico e lasciamo gli inquirenti ed i consulenti lavorare in modo sereno”. L’indagine prende le mosse oltre che come atto dovuto anche da un’altra circostanza: su pancino e gambe della neonata sono state trovate delle scottature e in altre parti del corpo dei lividi. Loro, i genitori, hanno sostenuto che mentre si accingevano a fare un bagnetto alla piccola, dalla fontana per errore è fuoriuscito un gettito di acqua bollente che ha investito la piccola procurandole le scottature. Avrebbero chiamato un pediatra per avere una pomata lenitiva. Al vaglio della Procura i cellulari della coppia.

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