AVERSA – Oggi udienza fiume, dinanzi al presidente Orazio Rossi del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, del processo a carico di 16 tra psichiatri specialisti e medici di guardia dell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa. Tra questi c’è l’ex direttore sanitario Adolfo Ferraro (difeso dagli avvocati Domenico Ciruzzi e Alessandro Motta). Le accuse sono di maltrattamenti e sequestro di persona ai danni di 27 ex internati nella struttura.
Il caso e le indagini
I fatti contestati sarebbero stati commessi tra il 2006 e il mese di gennaio 2011. Secondo l’accusa, sostenuta in udienza dal pubblico ministero Ida Capone, le vittime – alcune costituite parti civili con l’avvocato Antonio Mirra – sarebbero state costrette a restare a letto per un periodo superiore a quello consentito. Qualcuno sarebbe addirittura rimasto fermo nel letto per un periodo di 12 giorni senza alcuna assistenza. Le indagini partirono nel gennaio 2011 dopo il suicidio di un detenuto: la polizia giudiziaria sequestrò cartelle cliniche, documenti e foto. Fu avviata una commissione d’inchiesta del Senato sul Servizio Sanitario Nazionale, presieduta dal senatore Ignazio Marino. E all’Opg di Aversa ‘Filippo Saporito’ arrivarono i Nas.
L’udienza
Oggi, nel corso di una udienza accesa, sono stati sentiti alcuni consulenti specialisti della difesa. Tra questi Antonello Crisci, docente di neuropsichiatria all’Università di Salerno, per l’imputato Cristofaro Diana (difeso dall’avvocato Salvatore Vitiello). Ascoltato anche Antonio Cavezza, docente di medicina legale dell’Università di Napoli, per Francesco Pisauro (difeso dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo). Oltre a Ferraro, Diana e Pisauro, sono imputati i medici Nugnes, Borrelli, Andriani, Iaccarino, Principe, Pommella, Signoriello. E ancora Vassallo, Di Tommaso, Pisauro, Ruocco, Petrosino, Cristiano, Zagaria, Cappiello.
Il prossimo appuntamento
L’udienza è stata aggiornata al 3 luglio per terminare l’audizione dei consulenti di parte dei difensori. L’Opg di Aversa, unitamente agli altri cinque manicomi giudiziari, è stato chiuso nel marzo 2015, e le competenze sono state trasferite alle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) della Regione Campania.
