Papa: “La vulnerabilità ci accomuna tutti, è un incontro di ferite”

Le parole del pontefice

Foto Filippo Monteforte / AFP in foto Papa Francesco

ROMA – “La vulnerabilità ci accomuna tutti. Tutti siamo vulnerabili, e per lavorare nella Caritas bisogna riconoscere quella parola, ma riconoscerla fatta carne nel cuore. Venire a chiedere aiuto è dire: ‘Sono vulnerabile’; e aiutare bene, lo si fa soltanto a partire dalla propria vulnerabilità. È l’incontro di ferite diverse, di debolezze diverse, ma tutti siamo deboli, tutti siamo vulnerabili. Anche Dio ha voluto farsi vulnerabile per noi. È uno di noi e ha sofferto: non avere casa dove nascere, ha sofferto la persecuzione, scappare in un altro Paese, migrante; ha sofferto la povertà. Dio si è fatto vulnerabile. E per questo noi possiamo parlare con Gesù, perché è uno di noi!”. Lo ha detto Papa Francesco, in visita alla Cittadella della Carità in occasione del 40° anniversario dell’istituzione della Caritas di Roma.

(LaPresse)

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