Papa Luciani, affondo di Papa Francesco: “Attenti ai salvatori”

Mette in guardia da sedicenti 'salvatori' che, in realtà, mirano ad accrescere solo potere e consenso personali.

Papa Francesco presiede una messa celebrata dal cardinale statunitense Kevin Joseph Farrell in Piazza San Pietro in Vaticano per i partecipanti all'Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma, sabato 25 giugno 2022. Nasce l'Incontro Mondiale delle Famiglie da Papa Giovanni Paolo II nel 1994 e da allora celebrato ogni tre anni in diverse città. (Foto AP/Andrew Medichini)

MILANO – Mette in guardia da sedicenti ‘salvatori’ che, in realtà, mirano ad accrescere solo potere e consenso personali. Nel giorno della beatificazione di Albino Luciani, Papa Francesco, invita a pensare “a cosa farebbe un astuto leader nel vedere che le sue parole e il suo carisma attirano le folle e aumentano il suo consenso?”.

È soprattutto “nei momenti di crisi, personale e sociale”, dice il Papa, che “diventiamo più vulnerabili” e, “sull’onda dell’emozione ci affidiamo a chi con destrezza e furbizia sa cavalcare questa situazione, approfittando delle paure della società e promettendoci di essere il ‘salvatore’ che risolverà i problemi, mentre in realtà vuole accrescere il proprio gradimento e il proprio potere, la propria capacità di avere le cose in pugno”. Ma attenzione perché ci sono leader che “con destrezza e furbizia sa cavalcare questa situazione, approfittando delle paure della società e promettendoci di essere il ‘salvatore’ che risolverà i problemi, mentre in realtà vuole accrescere il proprio gradimento e il proprio potere, la propria capacità di avere le cose in pugno”.

Bergoglio parla a una piazza S.Pietro gremita fin dal mattino da fedeli e pellegrini, arrivati in Vaticano per la beatificazioni di Albino Luciani, il Papa del Sorriso.

Il postulatore cardinale Beniamino Stella chiede al pontefice, in latino, il riconoscimento dello status di Beato per il Papa del sorriso. E sempre in latino, Francesco accoglie la richiesta: sarà beato e celebrato il 26 agosto. In piazza, per la cerimonia presieduta dal papa e concelebrata, tra gli altri, anche cardinale Marcello Semeraro, arcivescovo-vescovo emerito di Albano, prefetto delle Cause dei Santi, ci sono il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il primo ministro del principato di Monaco, Pierre Dartout. C’è anche Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, terra d’origine di Albino Luciani, nato a Canale d’Agordo.

Assente, invece, per un infortunio al piede, Candela Giarda, oggi 22enne, affetta da una grave encefalopatia. È per lei che è stato riconosciuto il miracolo di papa Luciani.

Il nuovo beato “ha vissuto così: nella gioia del Vangelo, senza compromessi, amando fino alla fine”, seguendo l’esempio di Gesù, “è stato pastore mite e umile”. Luciani, nelle parole di Papa Bergoglio, “ha incarnato la povertà del discepolo, che non è solo distaccarsi dai beni materiali, ma soprattutto vincere la tentazione di mettere il proprio io al centro e cercare la propria gloria”. “Considerava se stesso come la polvere su cui Dio si era degnato di scrivere. Perciò diceva: ‘Il Signore ha tanto raccomandato: siate umili. Anche se avete fatto delle grandi cose, dite: siamo servi inutili’ – sottolinea – Con il sorriso Papa Luciani è riuscito a trasmettere la bontà del Signore”.

di Laura Pirone

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