Pavia, prelevava soldi dalle carte dei clienti: arrestato il direttore di un ufficio postale

Rischia cinque anni di reclusione

Foto LaPresse - Matteo Corner

ROMA – Hanno arrestato in flagranza per utilizzo indebito di carte di credito/pagamento dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pavia il direttore dell’ufficio postale di Vigevano 2 e denunciato anche per un ammanco di cassa di circa 40.000 euro. Si tratta di un 56enne di origine siciliane residente a Vigevano. Prelevava ingenti somme di denaro contante dalla cassa dell’ufficio postale. Di cui fino ad oggi era direttore e da carte PostePay ricaricabili intestate a terzi ignari. Nel corso della perquisizione hanno trovato cinquantotto, detenute in tasca, nel cassetto della scrivania dell’ufficio e dell’abitazione. Da quattro di queste carte aveva da poco prelevato circa 3.000 euro in contanti.

Rischia cinque anni di reclusione

Gli accertamenti delle Fiamme Gialle sono scattati a seguito di segnalazione pervenuta da ente esterno. E dall’incrocio delle dichiarazioni ISEE per l’accesso a prestazioni sanitarie agevolate di alcune persone anziane. Che non risultavano aver dichiarato la titolarità di carte di credito/debito postali, appoggiate a veri e propri conti correnti. Sebbene con capienza limitata fino a trentamila euro. I controlli incrociati eseguiti dai finanzieri attraverso l’analisi delle banche dati a disposizione del Corpo hanno consentito di individuare due distinti conti correnti collegati a carte di tipo postepay. Intestate a due persone anziane residenti in Lomellina ma slegate tra loro da vincoli di conoscenza o parentela. Entrambi i rapporti erano stati attivati presso l’ufficio postale di Vigevano 2.

Al fine di consentire la continuità del servizio postale, nell’immediatezza dell’intervento le forze dell’ordine hanno allertato la struttura di fraud management di Poste Italiane. Che, intervenuta sul posto, si è subito attivata per individuare le operazioni irregolari di prelievo contante effettuate dal direttore dell’ufficio postale. Dai conteggi di cassa dell’Ufficio è così emerso l’ammanco di circa 40.000 euro. Il Direttore, che rischia fino a 5 anni di reclusione, è stato pertanto arrestato dai finanzieri per il reato di utilizzo indebito di carte di credito, previsto dall’art. 493 ter c.p.,e denunciato anche in relazione all’ammanco rilevato. Hanno messo l’uomo a disposizione della locale Procura della Repubblica di Pavia.

(LaPresse)


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