M5S, Casaleggio: “Non siamo un partito, il voto su Rousseau conterà sempre di più”

Giovedì Di Maio-Grillo-Casaleggio siglano la 'tregua' ma non si placa il malcontento

Davide Casaleggio
Davide Casaleggio

ROMA – Non ci stiamo trasformando in un partito. Questa è una semplificazione giornalistica che spesso abbiamo visto negli anni”. Il filo rosso resta il voto online, anzi, “noi continuiamo a votare una volta ogni venti giorni, credo sia un record mondiale per la partecipazione degli attivisti. Così Davide Casaleggio in un colloquio con il Corriere della Sera. Probabilmente aumenteremo ancora di più, ma la partecipazione mi sembra abbastanza alta dal punto di vista del coinvolgimento degli iscritti”, l’utilizzo di Rousseau “sicuramente aumenterà”.

“Non penso che una votazione crei delle anime”, prosegue a proposito del voto sulla Diciotti. “Penso che il 100% delle persone che hanno partecipato a questa votazione hanno potuto dire la propria opinione in una consultazione importante. Penso sia un 100% unito nel fatto di sapere di poter partecipare. A differenza di qualsiasi altra formazione politica”. La prossima sfida è alle Europee. Lunedì scadono i termini per autoproporsi e “abbiamo già superato il migliaio di candidati”. Il 9 e 10 marzo a Milano ci sarà il Villaggio Rousseau, un evento di formazione per i futuri candidati.

Giovedì Di Maio-Grillo-Casaleggio siglano la ‘tregua’ ma non si placa il malcontento

Un pranzo per siglare la tregua. Ai piani alti del Movimento 5 Stelle anche due ore di tranquillità diventano ossigeno, in un periodo di grande confusione. Con un malcontento che sta contagiando buona parte dei parlamentari e la base in fibrillazione per come si sta sviluppando la convivenza di governo con la Lega. Fa notizia, dunque, l’incontro tra Beppe Grillo, Luigi Di Maio e Davide Casaleggio sulla terrazza dell’Hotel Forum di Roma. Base operativa del comico genovese ogni volta che soggiorna nella Capitale. Perché il combinato disposto della debacle elettorale in Abruzzo, seguita a ruota dal voto che ha di fatto ‘immunizzato’ Matteo Salvini dal processo a Catania per il caso Diciotti, ha fatto scendere l’entusiasmo delle truppe pentastellate ai minimi storici.

(LaPresse)

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