Il Pd Lazio accusa: “Intimidazione alla sezione di Ponte Milvio, usano gli stessi slogan di Salvini”

L'accusa di Enzo Foschi, vicesegretario del Pd Lazio

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Roma (LaPresse) – “Gravissimo intimidazione nei confronti del circolo Pd di Ponte Milvio. Striscioni deliranti e un lenzuolo a rappresentare un pupazzo impiccato sulla porta di ingresso. La firma inequivocabile dei fronti neofascisti di Roma Nord. Se pensano di intimidirci in questa maniera sbagliano di grosso. Salvini invece di attaccare i magistrati che fanno il loro dovere, si preoccupasse, in quanto ministro degli interni, di individuare e punire i colpevoli di tali atti. Capisco il suo imbarazzo di capopartito che delle parole d’ordine d’odio e razzismo, le stesse questi neofascisti, ne ha fatto i suoi slogan”. Lo dichiara infatti in una nota Enzo Foschi, vicesegretario del Pd Lazio.

Nei giorni scorsi intimidazione ad alcune sezioni della Lega

“Da tempo – aggiunge Grimoldi – denunciamo il clima di pesante intimidazione intorno al nostro movimento soprattutto in Lombardia: nell’ultimo biennio sono state aggredite e danneggiate numerose nostre sezioni in tutto il territorio regionale, passando da scritte con minacce di morte ai proiettili inviati un mese fa alla sezione di Varese, alle aggressioni delle sedi in Brianza fino a quelle fisiche, ripetute, nei confronti dei nostri militanti a Milano, alcuni finiti in ospedale, il tutto nel più totale silenzio del Pd e dalla sinistra.

È incredibile vedere come la sinistra, che si straccia le vesti se un cretino tira un uovo contro Daisy Osakue, parlando di deriva razzista nel Paese, di emergenza e via dicendo, poi taccia davanti a questi continui episodi di violenza di cui siamo vittime: attenzione, perché il silenzio rimbomba ed è complice di chi alla democrazia preferisce la violenza, di chi vuol fermare la battaglia per il cambiamento di un movimento democratico e pacifico come la Lega. Da Renzi, Martina, Boldrini, Grasso e compagnia gracchiante – conclude l’esponente della Lega – ci aspettiamo la stessa solidarietà espressa a Daisy e in circostanze analoghe”.

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