Pechino 2022, lacrime e applausi: Valieva prima dopo programma corto

Se fosse per il pubblico del Capital Indoor Stadium di Pechino, Kamila Valieva avrebbe già l'oro olimpico appeso al collo.

Kamila Valieva (AP Photo/Natacha Pisarenko)

PECHINO – Se fosse per il pubblico del Capital Indoor Stadium di Pechino, Kamila Valieva avrebbe già l’oro olimpico appeso al collo. ‘Miss Perfect’, come viene chiamata la pattinatrice russa, è uscita provata dalla vicenda che vede contrapposti la Russia, da una parte, e il Cio, la Wada e l’Isu (la federazione internazionale di pattinaggio di figura) dall’altra – con il Tas nel mezzo come ‘arbitro’ a dare il via libera alla 15enne per partecipare alla gara individuale di Pechino 2022. Ma, nonostante ‘l’affaire’ doping, Valieva è riuscita a guidare la classifica provvisoria al termine del programma corto, pur avendo commesso un errore all’inizio dell’esibizione, con un’incertezza sull’atterraggio del triplo axel, il primo salto effettuato. Per il resto, la performance della giovane stella russa, che si è esibita sulle note di ‘In Memoriam’ di Kirill Richter, è filata senza problemi, con il triplo lutz e il triplo toeloop, il fly camel spin e il layback spin eseguiti alla perfezione. Tanto che i giudici hanno assegnato a Valieva il miglior punteggio di giornata (82.16, comunque ben distante dal personale stagionale di 90.15), davanti alla connazionale Anna Shcherbakova (80.20) e alla giapponese Kaori Sakamoto (79.84), che si è inserita in un podio virtuale tutto russo, con Alexandra Trusova (74.60) quarta. La 15enne è uscita dalla pista commossa, fino alle lacrime, tra gli applausi dei (pochi) presenti nel palazzetto della capitale cinese che ospita anche le gare di short track.

La pattinatrice era risultata positiva alla trimetazidina, una sostanza vietata, il 25 dicembre scorso, ma è stata ‘graziata’ dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna in quanto minorenne e per la tempistica sospetta della comunicazione della positività, arrivata all’indomani del successo nel team event da parte della Russia: la ragazza era attesissima dai giornalisti al termine della prova di oggi ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni. “Sono felice ma stanca emotivamente. Sono stati giorni difficili per me”, l’unica ammissione di Valieva, che ha parlato alla emittente russa Channel One. Gli avvocati della pattinatrice intanto hanno portato nuove prove, ipotizzando che il campione prelevato possa esser stato contaminato da un medicinale che stava assumendo suo nonno.

Intanto le compagne di nazionale fanno quadrato. “Non dirò nulla su questa situazione – ha sottolineato Scherbakova, attualmente seconda alle sue spalle – Non ho avvertito nessuna differenza rispetto ad altre competizioni, è andato tutto come sempre”. No comment anche dalla giapponese Sakamoto, terza. “Vorrei astenermi dal rispondere a questa domanda – ha raccontato – In questo momento vorrei solo concentrarmi sulla mia performance. Non sono sicura che sia una cosa giusta o meno”. Giovedì è previsto il programma corto che assegnerà le medaglie. In linea teorica, perché se Valieva – che resta favorita per l’oro – dovesse salire sul podio, il Cio ha già fatto sapere che non verrà effettuata nessuna cerimonia di premiazione né consegna delle medaglie. In un caso di cui inevitabilmente si continuerà a discutere ancora per molto tempo.

Dell’inviato Alberto Zanello

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