Pericolo riscaldamento globale: Napoli tra le città più colpite

Pericolo riscaldamento globale: Napoli tra le città più colpite
Pericolo riscaldamento globale: Napoli tra le città più colpite

NAPOLI (Anastasia Leonardo) – Genova e Napoli sono rispettivamente al nono e al decimo posto fra le città europee più colpite dal riscaldamento globale. Lo afferma la ong statunitense sul Clima Climate Central, che ha elaborato un Indice globale della variazione climatica (Csi-Global), per valutare l’impatto del cambiamento climatico sulle temperature locali nel mondo. La classifica europea delle città più colpite dal riscaldamento globale vede in testa Longyearbyen alle Isole Svalbard (Norvegia), seguita da Madrid, La Valletta, Valencia, Saragozza, Douglas sull’Isola di Man, Barcellona, Torshavn alle Isole Faroe, Genova e Napoli. Climate Central ha fatto un elenco anche delle città europee colpite con la popolazione maggiore. In testa c’è Madrid, seguita da Mosca, Londra, Barcellona, San Pietroburgo. Al sesto posto c’è Roma, poi Valencia, Saragozza e Berlino. Al decimo posto si trova Napoli. L’Indice Csi (Climate Shift Index) di Climate Central misura con un valore da 1 a 5 la probabilità che la temperatura di un singolo giorno in una singola città sia stata influenzata dal cambiamento climatico. La media dell’Indice su 365 giorni permette di conoscere quanto il riscaldamento globale abbia colpito la città. Il periodo considerato è dal primo ottobre 2021 al 30 settembre 2022, le località prese in esame più di 1.000. Climate Central ha preparato anche una classifica delle città più colpite sulla base della loro popolazione. In Africa la città più “calda” è stata Moroni alle Comore (indice Csi medio 4,1), seguita da Mogadiscio (3,4). Zamboanga nell Filippine è stata la più colpita in Asia (3,9), seguita da Makassar in Indonesia (3,8). Grenada guida la classifica in Nord America (4,2), Fortaleza in Brasile quella del Sud America (4,1). In Oceania la città più colpita è Apia alle Samoa (4,5). Decisamente più bassi gli indici Csi in Europa: Longyearbyen, in testa alla classfica, ha 1,1. Genova, nona, ha 0,7, lo stesso punteggio di Napoli, decima. Secondo la ricerca, il riscaldamento globale nel periodo considerato ha interessato 7,6 miliardi di persone, il 96% della popolazione globale. Particolarmente colpite sono le popolazioni che vivono vicino all’equatore e sulle piccole isole. Messico, Brasile, l’Africa occidentale e orientale, la Penisola arabica e l’Arcipelago malese hanno sperimentato l’influenza maggiore del cambiamento climatico nei 365 giorni analizzati. In ciascun giorno dei dodici mesi, ameno 200 milioni di persone hanno sentito gli effetti del global warming. Il numero di persone ha superato il miliardo in 75 di questi giorni. L’esposizione globale ha raggiunto il suo picco il 9 ottobre del 2021, quando più di 1,7 miliardi di persone nel mondo hanno provato un caldo che era stato reso almeno 3 volte più probabile dal cambiamento climatico provocato dall’uomo. In base alla popolazione urbana, la maggiore esposizione umana a temperature giornaliere alterate dal riscaldamento globale si è avuta a Lagos in Nigeria, a Città del Messico e a Singapore. 

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