Pioggia di fuoco tra Hamas e Israele

Offensiva di Hamas da Gaza su Israele con immediata risposta dell’esercito israeliano con un violento attacco materializzatosi su Gaza City

Scontri a Gaza tra Israele e Hamas (AP Photo/Khalil Hamra)

Pioggia di fuoco tra Hamas e Israele. Sfiorato la sede dell’ Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi. Secondo le forze israeliane “uomini, donne, bambini e anziani sono attualmente nei rifugi”.

Attacco notturno

Sempre la stessa fonte israeliana dichiara inoltre che “intorno alla mezzanotte un veicolo palestinese ha sfondato un checkpoint militare e ha tentato di travolgere i soldati israeliani a sud-ovest di Hebron. Un soldato israeliano ha risposto all’attentato sparando verso il veicolo”. Secondo al Jazeera a Gaza City “sarebbero stati colpiti una strada del centro e due edifici residenziali. L’attacco, avvenuto senza preavviso avrebbe fatto almeno tre vittime più un numero imprecisato di persone rimaste sotto le macerie”. Attacchi che – secondo fonti e residenti – ostacolano anche i soccorsi delle ambulanze. Sfiorato la sede dell’ Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, ma secondo  le forze israeliane “uomini, donne, bambini e anziani sono attualmente nei rifugi”.

Attacco all’informazione

Durante gli attacchi avvenuti nella giornata di ieri, è stata abbattuta la torre dei media, edificio in cui aveva sede l’Ap e al-Jazeera che ha condannato l’episodio sottolineando come il raid aereo israeliano sia “un chiaro atto per impedire ai giornalisti di svolgere il loro sacro dovere di informare il mondo. Vuol dire mettere a tacere i media – ha concluso – e nascondere la carneficina e la sofferenza indicibili della popolazione di Gaza”.

Biden al telefono

Sulla complicata situazione è intervenuto anche il presidente americano Joe Biden con una telefonata al premier israeliano Bibi Netanyahu e al leader palestinese Abu Mazen ai quali avrebbe sottolineato “gli sforzi americani con le parti per riportare la calma e ridurre la violenza nella regione”. Ma Netanyahu avrebbe aggiunto che Israele stia già facendo “tutto il possibile per evitare di colpire persone non coinvolte. La prova è che le torri, al cui interno c’erano obiettivi terroristici sono state sgomberate dalle persone non coinvolte”. Un atto terroristico stigmatizzato dal il numero uno dell’agenzia Gary Pruitt: “Un episodio che rappresenta uno sviluppo incredibilmente inquietante della situazione”.

Il consuntivo

Finora sono migliaia i razzi partiti da Gaza che hanno colpito il sud del Paese e Tel Aviv. A Ramat Gan, dove hanno sede alcune ambasciate internazionali, compresa quella italiana, l’offensiva missilistica avrebbe “centrato una casa uccidendo un uomo e danneggiato edifici intorno”. Ad oggi in Israele sarebbero 140 i feriti e circa 10 i morti mentre a Gaza la situazione si mostra molto più drammatica, con 145 vittime di cui 41 bambini e oltre mille feriti.

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