Pnrr, Bianchi: “La scuola ha riconquistato la centralità nel rapporto con l’Ue”

"Nelle zone gialle più o meno tutti sono andati, nelle arancioni invece abbiamo avuto più problemi, legati ai trasporti", spiega il ministro

Patrizio Bianchi (Foto LaPresse/Nicolò Campo)

ROMA “Le scuole sono sempre rimaste aperte, abbiamo riportato i bambini più piccoli in presenza da molto tempo, ora sono tornati quelli delle superiori. Nelle zone gialle più o meno tutti sono andati, nelle arancioni invece abbiamo avuto più problemi, legati ai trasporti. Ma tutti si stanno indirizzando su questa idea di ritorno in presenza”. Lo dice il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a Sky Tg24, parlando delle riaperture delle scuole.

Il ruolo della scuola

“Fra istruzione e ricerca sono andati 30 miliardi e di questi, una parte considerevole è andata alla scuola. Che ha riconquistato la sua centralità, non soltanto nel Piano ma nel rapporto con l’Europa”. “Molti dei fondi del Pnrr va al Mezzogiorno e a tutte le aree in disagio”. “Il Mezzogiorno deve ritornare a investire in infrastrutture, come mobilità e alta velocità, ma anche sulle scuole”, spiega.

“Sugli asili nido c’è un intervento fortissimo, credo che non abbia precedenti rispetto al passato”, sottolinea. “Bisogna dare eguali opportunità dall’asilo alle superiori, questo è il primo dato: l’istruzione è la parte più importante di un Paese e al Sud c’è una grande dispersione scolastica. Oggi abbiamo grandissimi mezzi per combatterla. Oggi abbiamo una grande opportunità di investimento non al Sud per Sud, ma al sud per il Paese”.

(LaPresse)

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